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Il 26 novembre 2024, il Ministro somalo della Giustizia e degli Affari Costituzionali, Elias Sheikh Omar Abu Bakr, ha annunciato l'intenzione della Somalia di avvalersi dell'esperienza egiziana per ristrutturare il proprio sistema giudiziario. L'incontro tra il Ministro somalo e il Ministro della Giustizia egiziano, Consigliere Adnan Fangri, si è tenuto durante una visita ufficiale del ministro somalo in Egitto, dove ha partecipato a una riunione dei ministri della Giustizia arabi.
Durante l'incontro, il Ministro Abu Bakr ha sottolineato l'importanza di dotare il Ministero della Giustizia somalo della capacità di digitalizzazione, richiedendo assistenza da esperti egiziani in questo ambito. Inoltre, ha proposto un programma di formazione pratica per i giudici somali, attraverso una collaborazione diretta con i tribunali egiziani, al fine di migliorare le competenze giuridiche e l'efficienza del sistema giudiziario somalo.
Uno degli aspetti chiave della richiesta somala è relativo al distacco di giudici egiziani, che potrebbero operare nei tribunali somali per offrire assistenza pratica e formazione. Questo modello di cooperazione, già adottato con altri paesi arabi, potrebbe fornire un supporto prezioso nella creazione di centri di formazione specializzati per giudici e avvocati, elevando così la qualità della giustizia in Somalia.
Inoltre, il Ministro somalo ha richiesto il sostegno della magistratura egiziana per rivedere e sviluppare le leggi somale, inclusi il diritto civile e penale, nonché per completare la stesura della costituzione somala in conformità con le normative internazionali. L'assistenza egiziana sarebbe fondamentale anche per fornire risorse bibliografiche, come una biblioteca giuridica ricca di testi e referenze sulle legislazioni vigenti nei paesi arabi.
Altri punti toccati dal Ministro Abu Bakr riguardano la necessità di istituire un programma di studi presso l'Accademia nazionale anticorruzione per combattere il fenomeno della corruzione in Somalia, in linea con la Convenzione internazionale delle Nazioni Unite contro la corruzione.
Per garantire una cooperazione duratura, Abu Bakr ha proposto anche la creazione di un comitato di follow-up semestrale tra Egito e Somalia per monitorare i progressi nel sistema giudiziario somalo e pianificare future iniziative di supporto.
Il Ministro somalo ha espresso la propria gratitudine al suo omologo egiziano per la calorosa accoglienza e la disponibilità a soddisfare le richieste somale, sottolineando l'importanza di tali relazioni per il progresso di entrambi i paesi.
Questa cooperazione si inserisce in un contesto più ampio, poiché, a metà agosto, Egitto e Somalia avevano già firmato un protocollo di cooperazione militare. Inoltre, il Ministero degli Esteri egiziano ha recentemente inviato una spedizione di aiuti militari a Mogadiscio, segno del continuo impegno dell'Egitto nel sostenere la Somalia nella lotta contro il terrorismo e per la stabilità del paese.
La collaborazione tra i due stati non si limita solo agli ambiti militare e giudiziario, ma coinvolge anche aspetti diplomatici e commerciali, come l'apertura di un'ambasciata egiziana a Mogadiscio e il lancio di una compagnia aerea diretta tra i due paesi. Questi sviluppi evidenziano un crescente legame tra Somalia ed Egitto, che potrebbe rappresentare una nuova era di partnership strategica nella regione.
Chiara Cavalieri
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