Assadakah News Agency - In Siria non è finita, a quanto pare, a non è un segreto. Oltre l’80% del territorio è pacificato, o mantenuto in condizioni di sicurezza, ma esistono sacche di resistenza dove ancora si combatte. In una di queste, nella parte centrale del Paese, sette persone hanno person la vita in un attacco compiuto da miliziani dell'Isis contro un convoglio di camion di petrolio.
Secondo le informazioni, una ventina di combattenti affiliati allo Stato Islamico hanno teso un agguato alle guardie armate del convoglio che percorreva strada da Raqqa, nel nord, a Salamiye, nella parte centrale. Fra le vittime, cinque militari governativi che scortavano il carico di combustibile, mentre gli altri due uccisi sono gli autisti di due camion. Le forze governative scortano periodicamente convogli di petrolio, estratto nelle zone controllate dalle forze curde, ma che entra regolarmente nelle aree sotto controllo di Damasco in base ad accordi locali. I miliziani affiliati all'Isis in quell'area sono legati a signori della guerra concorrenti di quelli che hanno il monopolio dei traffici tra le aree curde del nord-est e le aree governative nella Siria centrale. In base a un accordo tra le forze curde e quelle governative, nei pressi di Raqqa c'è l'unico ponte sull'Eufrate valicabile dai convogli di camion di combustibile.
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