Assadakah News - Si chiama Anas Hassan Khattab l’uomo designato alla direzione dei servizi di sicurezza e intelligence della nuova Siria port-Assad. Nato a Jaryud 37 anni fa, è al fianco del leader di HTS, Al-Jolani, dalla prima ora. Laureato in ingegneria, inizialmente è stato il comandante delle formazioni irachene anti-americane in una delle zone di confine nel nord-est della Siria, poi nel 2012 è passato Al-Nusra, all’epoca ancora affiliata ad Al-Qaeda. Successivamente è stato nominato responsabile della sicurezza del comandante Al-Jolani.
Hassan Khattab, noto anche come Abu Ahmad Hudoud, sarebbe sfuggito ad un’incursione aerea condotta dagli Stati Uniti, in uno dei numerosi strike per contenere la rivolta contro Assad. Una vita trascorsa fra lotte interne, faide, ingerenze e capovolgimenti inattesi.
Quando Al-Nusra diventa Hayat Tharir Al-Sham, Khattab prende le distanze dalla galassia di Al-Qaeda e si unisce a Hurras al Din, insieme a molti estremisti mediorientali, compresi egiziani, arrivati in Siria nella speranza di rovesciare il dittatore Assad.
Saranno molti gli esponenti radicali ad essere eliminati, fino a far sorgere il sospetto che la coppia Al-Jolani e Khattab abbiano favorito gli americani nella ricerca e individuazione. Una collaborazione mai ammessa che potrebbe riemergere in un nuovo scenario.
Khattab ha presentato il suo programma annunciando lo scioglimento delle 16 agenzie di spionaggio che erano state create dal clan Assad. Lo attendono, però, compiti difficili: ex lealisti non disposti ad arrendersi, infiltrazioni dall’Iran, contrasti con la miriade di formazioni ancora in armi, contrasti con le milizie sciite irachene, questione curda, tutela delle minoranze, criminalità organizzata dedita a traffici di stupefacenti (in particolare Captagon), relazioni con i governi esteri compresi quelli arabi, e poi occidentali, russi, cinesi, israeliani, che non si fidano e temono l’affermarsi di uno Stato radicale.
Di certo non si può ignorare il passato di una persona come Khattab, ma nella nuova Siria si devono necessariamente attendere le decisioni della nuova leadership. Al momento non c'è altro da fare.
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