Assadakah News
Un appello a una "soluzione politica" che metta fine alle operazioni militari per evitare l'acuirsi e il dilagare di una "situazione pericolosa" è stato lanciato dai ministri degli Esteri dei Paesi arabi e del processo di Astana riuniti a Doha. Secondo il quotidiano al Watan, all'incontro hanno partecipato i ministri del Qatar, dell'Arabia Saudita, della Giordania, dell'Egitto e dell'Iraq, oltre a quelli dell'Iran, della Turchia e un rappresentante della Federazione Russa.
I ministri hanno sottolineato, in una dichiarazione congiunta, che la crisi siriana costituisce uno "sviluppo pericoloso per la sicurezza del Paese e per la sicurezza regionale e internazionale", che richiede che tutte le parti "si sforzino di trovare una soluzione politica che porti a fermare le operazioni militari e a proteggere i civili dalle ripercussioni". Hanno inoltre concordato sull'importanza di rafforzare gli sforzi internazionali congiunti per aumentare gli aiuti umanitari al popolo siriano e garantire il suo accesso sostenibile e senza ostacoli a tutte le aree colpite.
Nella dichiarazione si chiede anche di preservare l'unità', la sovranità l'indipendenza e l'integrità della Siria e di proteggerla dal caos e terrorismo, oltre a garantire il ritorno volontario dei rifugiati e degli sfollati. I partecipanti continueranno a consultarsi e coordinarsi per "contribuire efficacemente alla ricerca di una soluzione politica alla crisi, in modo da realizzare le aspirazioni del popolo siriano per la sicurezza, la stabilità e la giustizia, nonche il rafforzamento degli sforzi volti a consolidare la sicurezza e la stabilità nella regione". Al termine dell'incontro,i partecipanti hanno ascoltato un briefing dell'inviato del Segretario generale delle Nazioni Unite in Siria, Geir Pedersen, e hanno affermato il loro sostegno agli sforzi delle Nazioni Unite per raggiungere una soluzione politica alla crisi siriana sulla base delle decisioni del Consiglio di Sicurezza nella Risoluzione 2254.
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