Talal Khrais in una delle sue missioni di guerra in Siria
Assadakah News - Saranno necessari almeno 18 mesi affinché si possa ristabilire l'ordine almeno nella capitale Damasco, se non accadono avvenimenti drammatici, scontri tra le stesse fazioni, o tra le fazioni e l'Isis (lo Stato dell' Iraq e del Levante).
L'unico dato positivo risulta essere il fatto che il governo in carica - che conosce bene il paese - possa continuare il suo lavoro in accordo con i jihadisti (Hayat Tahrir al Cham).
Bisogna riconoscere che i combattenti grazie al coordinamento con il governo, che ha subito abbandonato Assad, è entrato nella capitale senza spargimenti di sangue.
Perché Russia e Iran hanno abbandonato il presidente deposto Bashar Assad?
Davanti a una scena di distruzione
Tutto è avvenuto il 7 dicembre quando si sono incontrati consiglieri Russi, Turchi e Iraniani.
La Turchia, forte alleata delle formazioni militari, si trovava in una situazione molto delicata per potersi sbilanciare: le formazioni militari sono sostenute dal popolo ed è opportuno tenerseli buoni piuttosto che perdere la loro fiducia.
La Russia e l'Iran, deluse dal crollo drammatico dell'esercito regolare, hanno mangiato la foglia, non hanno voluto essere complici nella guerra contro il popolo siriano. In più i russi avranno l'opportunità di rimanere in buoni rapporti con Hayat Tahrir al Cham, ossia l'"Organizzazione per la liberazione del Levante".
Inoltre, le loro basi sulle acque del Mediterraneo, la Base Navale Russa di Tartus, un'installazione della marina militare russa situata nel porto della città di Tartus, classificata ufficialmente come un centro di supporto logistico e che consente alle navi da guerra russe di non dover rientrare nelle basi sul Mar Nero per la manutenzione, insieme alla Base Aerea Russa a Latakia (in Siria) potranno restare con la garanzia dei turchi.
Per l'Iran la situazione risulta essere più difficile, deve accontentarsi di avere una Ambasciata solo a Damasco, non avrà più l'opportunità si fornire armi ad Hezbollah attraverso la Siria, in altre parole si può affermare che l'influenza iraniana in Siria risulterà drasticamente ridotta.
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