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Siria – Continua il dramma degli sfollati

Assadakah - Le tende degli sfollati sono sotto gli ulivi. Ma la natura è matrigna, come racconta Mohamed Al-Saad, l'uomo che vive qui assieme ai suoi figli, e inchioda corde e rami a terra.

A nord ovest la Siria è colpita da siccità, temporali, venti forti: gli alloggi di fortuna si danneggiano alle prime piogge, rendono l'inverno durissimo per 2,8 milioni di senzatetto solo in questa zona, 1,7 milioni di adulti e bambini rimasti nei campi.

Dice Mohamed Al-Saad: "Vado avanti con lavori pagati due dollari al giorno, una scarsa ricompensa per prepararsi disperatamente ad affrontare i mesi più duri dell'anno, assistenza e solidarietà sono sempre meno". E Firas Mansour, responsabile della campagna Emergency Response Team, conferma le difficoltà: "In questa area non abbiamo programmi di distribuzione di legna per il riscaldamento seguiti dalle organizzazioni internazionali; mentre alcune associazioni locali lavorano alla consegna degli aiuti, ma con risorse limitate che non bastano a soddisfare tutte le esigenze".

È un disastro nei campi, il gelo non passa. Da undici anni, dalle prime rivolte pacifiche contro il regime. Poi i massacri e la nascita dell'Isis, e il bilancio drammatico. (euronews)

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