Assadakah Damasco - Secondo l’agenzia di stampa statale SANA venerdì, le forze di sicurezza siriane hanno arrestato Atef Najib, cugino del deposto Bashar Al-Assad ed ex capo della sicurezza politica nella città siriana di Daraa, per crimini contro civili, compresi bambini.
L'arresto è stato confermato dal tenente colonnello Mustafa Knefati, direttore della direzione della pubblica sicurezza a Latakia, nel nord-ovest della Siria: E’ stata una operazione mirata, con la direzione della pubblica sicurezza a Latakia, in coordinamento con le forze militari, che ha portato all’arresto del generale Atef Najib, ex capo della sezione di sicurezza politica a Daraa", ha confermato Knefati.
"Questa mossa fa parte degli sforzi in corso da parte delle autorità per ritenere gli autori responsabili delle violazioni contro il popolo siriano e rafforzare la sicurezza e la stabilità nella regione", ha aggiunto.
Najib è laureato all'Accademia militare poi è entrato nei servizi di intelligence, dove ha ricoperto vari incarichi, in particolare alla guida del dipartimento di sicurezza politica a Daraa. È accusato di essere stato uno dei primi a compiere violenze contro i civili all'inizio della rivolta del 2011, e dell'arresto e tortura di bambini che avevano scritto slogan anti-regime sui muri, incidente che ha scatenato le prime proteste.
Dopo la caduta del regime di Assad, sono iniziate le operazioni che offrono centri di riconciliazione affinché gli ex membri del regime possano consegnare le loro armi, tuttavia, il rifiuto di alcuni membri ha portato a disordini in diverse province.
Con Atef Najib, cono altri i nomi dei principali ricercati dell’ex regime: Maher al-Assad, fratello del deposto presidente, fra i principali animatori della repressione contro i manifestanti nel 2011, comandante della 4a Divisione dell’esercito e membro di spicco del direttivo del partito Baath, uomo forte della Guardia Repubblicana; Ali Mamlouk, 65enne capo del servizio di intelligence dal 2005 e fra i principali responsabili delle violenze durante le manifestazioni e nel corso della guerra civile; per gli stessi motivi della lista fanno parte il ministro dell’Interno Mohammed Ibrahim al-Chaar; Hafez Makhlouf, 40enne colonnello a capo della direzione centrale dell’intelligence a di Damasco, molto vicino alla madre del deposto presidente; e Mohammed Dib Zeitoun, capo della sicurezza politica.
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