Letizia Leonardi e Talal Khrais (Assadakah News Agency) - Alla Sala Busi della Camera dei Deputati si è svolta, il 18 maggio, la prima riunione della Sezione Bilaterale di amicizia tra i parlamenti di Italia e Armenia. L'Ambasciatore della Repubblica d'Armenia in Italia Tsovinar Hambardzumyan prosegue la sua incessante attività diplomatica. Oggetto dell'incontro sono stati diversi punti, tra questi: l'importanza dei rapporti con i parlamentari italiani, gli scambi di cooperazione internazionale, l'attuazione del diritto europeo e la comparazione delle normative dei due Stati. L'Italia e l'Armenia sono da sempre legate da radici comuni. Entrambe le nazioni hanno origini antiche e, per questo, nel corso dei secoli, moltissimi armeni si sono stabiliti in Italia creando delle attive Comunità Armene. È anche risaputo quanto gli armeni amino l'Italia, tanto che in Armenia sono molti a parlare correttamente la lingua italiana. Persino l'Università statale di Yerevan ha, tra i corsi, anche quello di italianistica. Sembra quindi abbastanza naturale che si stringano legami tra la diplomazia e i rappresentanti del Parlamento italiano attraverso progetti che hanno come obiettivo di accrescere e rafforzare il naturale progetto di gemellaggio Italia - Armenia. Ad annunciare questo importante passo è stato il deputato della Lega Giulio Centemero, capogruppo in commissione Finanze, presidente dell'Intergruppo parlamentare di Amicizia Italia - Armenia.
Ci auguriamo che questo passo sia l'inizio anche di una maggiore sensibilità del mondo politico italiano, finora abbastanza indifferente, verso le annose questioni che preoccupano gli armeni della Repubblica d'Armenia e della Repubblica d'Artsakh. Attualmente, questi ultimi, stanno subendo una situazione di grave crisi umanitaria per il blocco azero del corridoio di Lachin.
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