Si è conclusa oggi a Beirut la sesta edizione del festival SOL, Semaine de l’orgue à Liban, (settimana dell’organo in Libano)
Beirut Elisa Gestri
Si è conclusa oggi a Beirut la sesta edizione del festival SOL, Semaine de l’orgue à Liban, (settimana dell’organo in Libano), che si è svolta quest’anno dal 13 al 18 aprile. Il concerto dell’organista svizzero Edmond Voeffray nella Chiesa Nazionale Evangelica è stato l’ultimo di cinque appuntamenti prestigiosi con organisti di fama internazionale, in altrettante chiese di Beirut che hanno messo a disposizione i loro strumenti.
Il Festival è nato nel 2016 proprio per permettere a tutti di ascoltare gratuitamente un repertorio musicale altrimenti difficilmente accessibile, in quanto legato soprattutto alle celebrazioni religiose: gli organi, infatti, sono presenti quasi esclusivamente nelle chiese.
Oltre alla Chiesa Evangelica, hanno ospitato i concerti la chiesa della Custodia di Terra Santa ad Harissa, il Santuario di Gesù Bambino di Praga a Mayssra, il convento di Notre Dame de Louaize a Zouk Mosbeh e la chiesa di Mar Zaghia ad Ajaltoun.
L’edizione di quest’anno ha visto l’esecuzione di classiche partiture per organo di Bach e Beethoven assieme a brani del maestro dell’organo “all’italiana” Giovanni Morandi e a pagine di compositori contemporanei, europei ed extraeuropei; si sono esibiti, oltre a Voeffray, gli studenti della Classe di Organo dell’Università Notre Dame di Zouk Mosbeh, l’organista ceco Karel Martinek e l’italiano Eugenio Maria Fagiani, accompagnato dal violinista libanese Mario Rahi.
Si dichiara soddisfatto del successo dell’iniziativa fra’ Riccardo Ceriani, francescano della Custodia di Terra Santa co-fondatore del Festival assieme a Khalil Rahme, monaco Maronita e direttore della Scuola di Musica dell’Università Notre Dame di Zouk Mosbeh: “Quest’anno, a causa della pandemia, abbiamo avuto molte difficoltà a realizzare il festival. Data l’incertezza della situazione, abbiamo dovuto rimandare due volte le date già fissate, poi anticipare l’orario dei concerti a causa del coprifuoco; abbiamo poi ridotto i concerti a cinque, perché due organi sono rimasti danneggiati dall’esplosione del porto del 4 agosto scorso. Solo pochi giorni prima dell’inizio del Festival è uscito un decreto governativo sugli eventi che ci ha permesso, oltre a trasmettere i concerti in diretta streaming, di ospitare un piccolo uditorio in presenza, munito di mascherine e rispettoso del distanziamento sociale, fino al 30% della capacità dello spazio. Nonostante le difficoltà ci siamo riusciti, grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di cultura di Beirut, dell’Ambasciata della Repubblica Ceca in Libano, di Telelumiere/Noursat, della Banca BEMO e della Fondazione Marc-Henri Mainguy.”
Tutti i concerti sono stati trasmessi in diretta streaming e possono essere ascoltati sulla pagina facebook https://www.facebook.com/solorganfestival
Per informazioni https://solfestival.org
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