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Assadakah - Ricordo di Shireen, ancora senza giustizia

Assadakah News - Il presidente della associazione italo-araba Assadakah, Franco Abdelkader Omeich, ricorda la giornalista palestinese/americana Shireen Abu Akleh, reporter di Al Jazeera che l’11 maggio 2022 morì colpita da un proiettile israeliano, allora una degli oltre 20 giornalisti palestinesi, deliberatamente uccisi dalle forze di occupazione, mentre stava documentando una delle frequenti irruzioni della IDF nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania. Assadakah News, la cui redazione è formata da diversi giornalisti che hanno alle spalle la stessa esperienza, si unisce nel ricordare una collega per tutti quelli che hanno pagato con la vita il prezzo della verità. Una verità sempre scomoda.

Shireen era nata a Gerusalemme nel 1971 da una famiglia araba cristiana melchita originaria di Betlemme. Frequentò la scuola secondaria a Beit Hanina, la Jordan University of Science and Technology, quindi la Yarmouk University in Giordania, dove si laureò in giornalismo, e tornò il Palestina. Shireen era molto nota nei Paesi arabi, aveva firmato numerosi reportage e inchieste sulle tensioni fra palestinesi e israeliani.

Le polemiche sulla morte di Shireen sono state e sono ancora oggi molte, ma risaputo, anche in base a testimonianze oculari, che a sparare è stato un tiratore israeliano, che l’aveva inquadrata nel mirino e la colpi al volto, poiché era munita di giubbotto antiproiettile con la vistosa scritta “Press” ed elmetto protettivo. Anche l’FBI ha indagato sul caso. Un collega della giornalista ha affermato che non c’erano uomini armati intorno a Shireen, ed è ben nota l’immagine di un collega che sostiene il suo corpo ormai senza vita.

Il 13 maggio, mentre si svolgeva il corteo funebre che trasportava a spalla il feretro di Shireen, la polizia israeliana, in tenuta anti-sommossa, attaccò il corteo puntando direttamente al feretro. Nel giugno 2022 si è conclusa un'inchiesta dell'ONU, secondo la quale Shireen Abu Akleh è stata uccisa da colpi d'arma da fuoco sparati dalle forze di sicurezza israeliane.

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