Talal Khrais tra i tre giornalisti mentre fa una intervista nelle zone di guerra nel periodo della sua permanenza in Siria
Siamo assistendo ad un cambiamento senza ritorno in Siria.
In Italia circolano parecchie informazioni scorrette che sembrano provenire da un mondo fantascientifico.
Le formazioni militari guidate da Hay'at Tahrir al-Sham (i jihadisti), sono in realtà manovrate direttamente dalla Turchia che ha il progetto preciso di imporre al presidente siriano Bashar Hafiz al-Assad un governo di riconciliazione, nonostante il Presidente abbia già rifiutato questa idea proposta dal Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.
Con le rivolte popolari che si stanno attuando nel sud del Paese (Daraa, As-Suwayda, Quneitra e tanti altri villaggi) e con il drammatico crollo delle difese delle forze regolari si è decisamente aperta la strada verso Damasco. Si fa notare, inoltre, che i combattenti entrano facilmente nei ranghi delle formazioni militari irregolari per il fatto che spesso sono perseguitati dal regime siriano.
Talal Khrais durante la sua missione in Siria
Ci troviamo di fronte a due scenari che saranno decisi congiuntamente dalle due parti che giocano un ruolo fondamentale, ossia la Turchia ( che attualmente presenta un grande vantaggio ) e la Russia.
Il primo scenario consiste nell'imporre ad Assad un governo che veda come partner anche l'opposizione che attualmente è la controparte del conflitto.
Il secondo scenario che potrebbe manifestarsi è che i combattenti possano approfittare della debolezza del regime per entrare a Damasco e proclamare un nuovo governo sia che ci sia l'accordo con la Russia, sia che essa sia contraria.
Oggi naturalmente non stiamo più parlando di combattenti taglia gola, ma di un movimento che dimostra una certa tolleranza. In questa loro avanzata non si sono riscontrati episodi di vendetta e di odio nei confronti delle le minoranze, anzi nella città di Aleppo è stato addirittura imposto un governatore cristiano.
Vorrei aggiungere che, per quanto la guerra in Siria non sia direttamente collegata al Libano, essa comunque influenzerà il Paese in quanto ciò che attualmente si sta attuando in Siria contribuirà a indebolire ulteriormente Hezbollah per il fatto che renderà sempre più difficile all'Iran di fornirgli le armi necessarie.
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