Assadakah Roma News – La statua di un giovane e bellissimo efebo, un’altra che ritrae Igea, dea della Salute, con un serpente avvinghiato intorno a un braccio, poi un Apollo e altre divinità, imperatori, guerrieri e altro ancora. Il tutto protetto per oltre 2.300 anni da uno strato di fango, che in questi giorni è stato rimosso, nei pressi della vasca romana di San Casciano dei Bagni, in Toscana, portando alla luce una scoperta archeologica fondamentale: circa 25 statue in bronzo, estremamente raffinate, cinque delle quali alte circa un metro, tutte in perfetto stato di conservazione.
Un team di esperti, provenienti da tutto il mondo, è già stato riunito per studiare questo inestimabile tesoro che, oltre alle statue, comprende iscrizioni in etrusco e latino, monete, doni votivi e altro ancora.
Gli esperti parlano della scoperta più importante dopo quella dei Bronzi di Riace: le statue sono datate fra il 2° secolo a.C. e il 1° d.C. in un ambiente che comunque risale al 3° secolo a.C. e rimase funzionante almeno fino al 5° d.C. quando venne chiuso e sigillato.
E' anche per questo che, rimossa quella copertura, gli archeologi si sono trovati davanti un tesoro ancora intatto, di fatto il più grande deposito di statue dell'Italia antica e comunque l'unico di cui abbiamo la possibilità di ricostruire interamente il contesto, e riscrivere un capitolo integralmente nuovo della storia antica.
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