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Sahara - Il deserto allagato

Assadakah News - Il deserto del Sahara sempre meno deserto? Non accadeva da 50 anni. I video realizzati con un drone nella parte sud-orientale del paese, a Merzouga vicino a Rachidia, non lasciano indifferenti.

Il fenomeno è stato commentato da Francesca Santoro, Senior Programme Officer della Commissione Oceanografica Intergovernativa Unesco, responsabile della Ocean Literacy, programma di educazione mondiale promosso dall’Onu, la quale ha dichiarato: “Abbiamo superato punti di non ritorno, e adesso stiamo osservando la stessa cosa in Italia, con le alluvioni. Il pianeta sta attraversando una crisi dovuta all’azione umana. Non sono cicli naturali, anche se c’è purtroppo chi continua a ripeterlo.

L’ultima indagine dello Stockholm Resilience Centre che risale al 2023, ci consegna un verdetto molto chiaro: quella che stiamo vivendo è una crisi climatica sconvolgente, stiamo superando tutti i limiti. L’ultimo è l’acidificazione dell’oceano che finora ci ha aiutato a mitigare l’impatto della crisi perché assorbe il 30% di Co2 dovuta alle attività umane. Ma con il biossido di carbonio le acque diventano più acide, questo vuol dire che c’è anche un impatto sulle specie marine. Altri punti di non ritorno sono la concentrazione di biossido di carbonio nell’atmosfera, che nonostante tutte le azioni è in crescita continua, e lo smodato consumo e lo spreco di acqua. Il mare si sta riscaldando in modo preoccupante, quest’estate nel Mediterraneo occidentale si sono registrate anomalie di 4-5 gradi, si è arrivati a 30-31 gradi. Cose mai viste. Le conseguenze sono gli eventi estremi come l’uragano in Florida, di un’intensità senza precedenti. L’oceano così caldo nello scontro con le correnti fredde in atmosfera sprigiona fortissima energia.

Cosa stiamo facendo? Il prossimo impegno è una campagna internazionale sul tema dell’educazione: prima di tutto dobbiamo arrivare a un sistema che assegni il giusto livello di qualità a programmi educativi, pubblicazioni ed eventi, e dedicarsi in particolare a una adeguata informazione nelle scuole”.

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