
Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Alle pendici meridionali del Palatino, di fronte al Circo Massimo, torna finalmente visitabile, a partire dal 3 febbraio, la “Schola degli Araldi”.
Costruita nel II secolo d. C. durante il regno dei Severi, la Schola aveva il cruciale compito di preparare gli araldi dell’Impero. La sua posizione era stategica, trovandosi tra il Circo Massimo e il Paedagogium, la scuola destinata ai giovani schiavi imperiali. Sono durati otto mesi i lavori di restauro e valorizzazione della sede del collegio degli araldi che annunciavano cortei e cerimonie dell’imperatore. L’opera di restauro è stata possibile grazie ai 500000 euro di finanziamento previsti dai fondi Pnrr e hanno previsto un intervento articolato che ha coinvolto tutti gli aspetti della ricerca interdisciplinare, dalle indagini preliminari ai rilievi fotogrammetrici 3D, fino agli scavi archeologici e ai restauri conservativi delle superfici. Inoltre è stata messa in atto un’importante opera di valorizzazione illuminotecnica, sponsorizzata da iGuzzini, e sono state create una nuova rampa e vetrata per una migliore visione del mosaico e delle pitture del vano F, a cui si deve il nome del contesto.
Responsabile unico del Progetto è stata Federica Rinaldi e il Direttore Lavori Aura Picchione: con la loro sovrintendenza Il Parco Archeologico del Colosseo ha portato, dunque, a termine il primo dei dieci progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “Caput Mundi”.

La scoperta della sede degli araldi risale alla fine del XIX secolo, quando fu rinvenuto l’ambiente ipogeo con pitture raffiguranti figure umane alte al vero (m 1.60-1.80) intente a banchettare. Gli scavi parziali ripresero intorno agli anni Trenta del XX secolo e consentirono di dettagliare la planimetria dell’edificio, portando a definizione i tre ambienti principali, coperti a volta, affacciati su una corte porticata. Uno dei tre ambienti conservava uno straordinario mosaico bianco e nero raffigurante il collegio degli araldi (i cosiddetti praecones) intenti in una processione e provvisti del caduceo, il vessillo tipico del dio Mercurio, araldo per eccellenza. In tempi più recenti sono intervenuti nell’area della corte la British School of Rome e la Soprintendenza archeologica di Roma. Ad oggi sulla Schola è stato effettuato un intervento innovativo che ha garantito un rinnovato percorso espositivo che coniuga ricerca storica e innovazione tecnologica. Il mosaico a tessere bianche e nere, raffigurante la processione di araldi vestiti con tuniche corte e calzari, opera risalente al IV secolo d. C., rimane un unicum nel panorama della musivistica romana.
L’esperienza della visita è stata resa ancora più accessibile e fruibile grazie all’installazione di una mappa tattile con testi in italiano, inglese e braille, consentendo anche ai visitatori con disabilità di poter godere dello straordinario sito archeologico.
A partire dal 3 febbraio la Schola è visitabile la domenica e il lunedì con percorsi didattici guidati sia in inglese sia in italiano. Per accedere è necessario acquistare il Forum Pass Super tramite il sito ufficiale del Parco archeologico del Colosseo.
(Foto dal profilo Fb del Parco Archeologico del Colosseo)
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