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Roma – Visita ufficiale del premier libico Hamid Dbeibeh

Roberto Roggero - La visita ufficiale del premier libico Abdul Hamid Dbeibeh a Roma, accolto dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, è carica di importanti significati, soprattutto di natura economica. Non a caso, il viaggio di Dbeibeh in Italia è stato preceduto dall'incontro fra Enzo del Bianco, presidente nazionale Anci (accompagnato da Antonio Ragonesi, capo area Relazioni Internazionali, e Lorenzo Dal Monte, responsabile a Tunisi) che a Tripoli ha avuto colloqui con autorità locali e nazionali, in previsione di una più stretta collaborazione all'insegna della cooperazione e dello sviluppo, in un Paese non ancora stabilizzato come dovrebbe essere perché ci si possa dedicare a obiettivi che non siano conquiste militari o di potere. Da non dimenticare che la Libia dovrà affrontare, nel dicembre prossimo, elezioni politiche decisamente significative. A tale scopo, il progetto, finanziato dal ministero degli Esteri, vuole formare una compagine di sindaci, funzionari e amministratori che possano far progredire il Paese con tutte le sue municipalità, che sono un mosaico di storia, cultura e tradizione. Gli incontri con il sindaco di Tripoli, Imbrahim Al-Khalifi, alla presenza dell'ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Buccino Grimaldi, e con il primo cittadino di Misurata, Mahmoud Alsouqotri, si sono svolti con questi obiettivi.

Al sindaco di Misurata Bianco ha ricordato l’Italia come Paese dei Comuni e quanto sia importante ristabilire i collegamenti con la Libia, anche grazie alla prossima riapertura del traffico aereo e l’importanza di volere stabilire rapporti duraturi anche con accordi fra città che valorizzano lo sviluppo locale nell’attuazione della Agenda 2030 che guida le iniziative di Municipi senza Frontiere. L'iniziativa (e altre già confermate anche dalle recenti visite del ministro Di Maio a Tripoli) è stata accolta favorevolmente dalle autorità libiche, con la presenza del ministro per i Poteri Locali, Badr Al-Din Al-Toumi, che ha confermato la disponibilità e la collaborazione dei distretti di Tripoli, Rubiana, Zintan, Sabratha, Bani Walid, Kufra, e molti altri.

L'incontro Di Maio-Dbeibeh ha come fulcro la cooperazione a livello economico-industriale, per le non poche imprese italiane che hanno interessi e operazioni in corso o in programma in Libia. L'occasione è stata il Farnesina Business Forum, al quale in premier libico è intervenuto. “La presenza del primo ministro libico conferisce altissimo valore a questa riunione, che costituisce un ulteriore importante tassello del percorso di rilancio del partenariato bilaterale che l'Italia e la Libia hanno intrapreso sin dai giorni immediatamente successivi alla formazione dell'autorità transitoria unificata", ha precisato Di Maio che ha voluto fortemente che la prima visita ufficiale di Dbeibeh in Italia fosse arricchita da una motivazione economica di alto livello. "Vogliamo che i nostri imprenditori possano costruire interazioni privilegiate con il governo di unità nazionale e accedere alle opportunità che emergono grazie al processo di transizione in atto nel Paese", ha aggiunto il ministro.

"Le migliori forze produttive italiane vogliono essere protagoniste del rilancio del nostro partenariato industriale e del processo di ricostruzione del Paese, a partire dalle esigenze che i nostri amici libici considerano prioritarie. Anche nel 2020, a dispetto dell’emergenza pandemica, l’Italia è stata il primo cliente della Libia e il suo primo fornitore europeo. Il nostro interscambio ha superato i 2 miliardi e mezzo di euro e contiamo di riportarlo ai ben più alti livelli precedenti alla fase di instabilità politica. Ricordo che nel 2012 i nostri scambi commerciali hanno raggiunto la cifra record di 15 miliardi di euro. Già negli scorsi anni la nostra collaborazione si era arricchita di importanti momenti di confronto tra gli operatori dei due Paesi", ha precisato il titolare della Farnesina. Il premier libico Dbeibeh ha dichiarato: “Sarà fatto tutto il possibile perché i progetti diventino realtà.

Siamo legati all'Italia da rapporti storici in vari settori", ha detto Dbeibeh assicurando che le misure varate nell'incontro odierno verranno subito messe in campo. "Riteniamo che il supporto che l'Italia e l'Unione europea forniscono" riguardo alla gestione della migrazione illegale è molto importante. E questo è stato ribadito in diversi incontri che si sono svolti con rappresentanti del governo italiano, e anche a livello europeo, ha dichiarato il premier libico in un passaggio del suo intervento”.

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