Redazione Aassadakah – Sarà un G20 denso di significati politici, oltre ad essere la prima volta che i Paesi membri, da Cina a Paesi Bassi, Russia, India, Giappone, USA, si siederanno allo stesso tavolo per discutere un tema così delicato.
Per il G20 dedicato alla situazione in Afghanistan, in programma martedì in videoconferenza, coordinato dalla presidenza di turno italiana e gestito dal premier Mario Draghi, saranno collegati con Roma circa 2/3 dei capi di Stato e di governo appartenenti al summit: parteciperà Joe Biden, ma non Xi Jinping, rappresentato dal ministro degli Esteri cinese, mentre ci sarà il presidente dell’India Narendra Modi, ma per la Russia un viceministro e non Vladimir Putin o Sergey Lavrov,.
Le defezioni, più o meno attese, vengono minimizzate dalla nostra diplomazia, che ritiene comunque un successo l’essere riuscita a mettere intorno allo stesso tavolo, per parlare di sicurezza, lotta al terrorismo, servizi essenziali e aiuti umanitari in Afghanistan, un parterre di Stati praticamente inedito.
Ai 20 Paesi membri si aggiungerà il Qatar che ospita i negoziati fra americani e Talebani, e che sta lavorando per tenere aperto l’aeroporto di Kabul, più Spagna, Paesi Bassi e Singapore, invitati a partecipare dal governo italiano fin dall’inizio della presidenza di turno. Lo scopo è arrivare a una linea d’azione comune, che verrà riassunta in un verbale della presidenza illustrato da Mario Draghi in conferenza stampa alla conclusione del vertice.
All’ordine del giorno anche i rapporti con ONU, Banca Mondiale e istituzioni corrispondenti internazionali, per progetti concreti di aiuto alla popolazione afghana: aiuti umanitari, provvedere ad alcuni diritti fondamentali, libertà di spostamento dentro e fuori il Paese, garanzia di servizi essenziali come le cure sanitarie e altro. Ci sarà il capitolo dedicato alla sicurezza e alla lotta al terrorismo, che sta continuando a flagellare il Paese. Su questo tema un capitolo specifico della discussione sarà dedicato alla lotta alla produzione di oppio e al traffico di droga.
La Commissione Europea, ospite fisso del G20, potrebbe annunciare un pacchetto di finanziamenti concreti per le principali città dell’Afghanistan. Altri Stati potrebbero fare annunci dello stesso tipo.
La conferenza è stata fortemente voluta da Mario Draghi, che anche negli ultimi giorni è stato molto duro con Washington per le modalità con cui è stato comunicato ed eseguito il ritiro dall’Afghanistan. Al tavolo si confronteranno sensibilità geopolitiche molto distanti fra loro, a cominciare da quella fra Pechino e Washington. A fine mese invece si svolgerà a Roma, in presenza, il vertice ordinario del G20. Anche in questo caso mancherà Xi Jinping.
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