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Roma - UDAP annuncia manifestazione di protesta

Assadakah News - "A seguito del diniego da parte della Questura di Roma alla manifestazione nazionale per la Palestina del 5 ottobre abbiamo ritenuto fosse doveroso rifiutare questo diktat palesemente politico. A confermare la natura politica del diniego da parte della Questura di Roma vi sono le affermazioni del ministro degli Interni Piantedosi che sostiene chiaramente che la motivazione sia il "rischio di una celebrazione" del 7 ottobre. Nel divieto la motivazione offerta dalla Questura di Roma è quella che la manifestazione non rispecchia la propria narrazione su ciò che accade in Palestina, il riferimento che si fa a motivi di ordine pubblico è generico e fumoso e non vi è traccia di comprovate ragioni di sicurezza o di incolumità pubbliche - unico motivo contemplato dalla Costituzione per vietare una manifestazione". Lo dice Khaled El Qaisi, rappresentante dell'Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP).

"Un altro elemento preoccupante è che si tenti di giustificare il divieto come "necessario" per evitare uno scontro "tra appartenenti alle diverse ideologie", la Cedu in merito è chiara e sostiene che l'eventualità di contro-manifestazioni non può essere considerata motivo per negare il proprio diritto a manifestare - aggiungono. Per questi motivi abbiamo fin da subito sostenuto che tale divieto fosse squisitamente politico e volto a censurare qualunque voce provi a denunciare il coinvolgimento del governo nel genocidio in Palestina - abbiamo pertanto presentato un ricorso al Tar del Lazio. Celerissima è stata la risposta: in una mossa pilatesca - da quanto emerge dalle motivazioni del respingimento - il TAR ha ritenuto non vi fosse tempo per un'istruttoria. Inoltre, a fronte di tutta la documentazione da noi fornita, la controparte non ha fornito nessuna documentazione su un reale, tangibile e circostanziato "pericolo per l'ordine pubblico". Si dibatterà quindi nel merito della legittimità del divieto il 29 ottobre - nel frattempo questo non verrà revocato. Convinti che non si possa sottostare a un tale sopruso, specie mentre Israele punta ad allargare ulteriormente la sua aggressione militare contro il Libano, con oltre 40mila palestinesi uccisi dai bombardamenti israeliani, con la complicità diretta di un governo italiano prono, rinnoviamo la nostra volontà di manifestare la nostra solidarietà al popolo palestinese e libanese e contro la complicità diretta dell'Italia nel genocidio in corso. Ci vediamo sabato 5 ottobre in piazza a Roma".

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