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Roma - Si apre la 1a Conferenza Internazionale Sviluppo e Migrazione

Roberto Roggero - Secondo una nota stampa emessa da Palazzo Chigi, l’obiettivo principale della Conferenza Internazionale Sviluppo e Migrazione, che si apre oggi al ministero degli Esteri, è il controllo del flusso migratorio, il contrasto al traffico di esseri umani, e la promozione dello sviluppo economico basato sulla cooperazione fra Stati e governi, attraverso la pianificazione e la realizzazione congiunta di iniziative e progetti in sei settori principali: agricoltura, energia, infrastrutture, educazione-formazione, sanità, acqua e igiene.

Organizzata su iniziativa del governo Meloni, la Conferenza Internazionale mira ad attuare entro breve termine, misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e l'Africa, nonché affrontare le cause profonde dei flussi irregolari, e individuare soluzioni a tutela dell'ambiente, cogliendo le sfide della diversificazione energetica e del cambiamento climatico. Iniziativa che riunisce i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati UE di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d'Africa, i vertici delle istituzioni europee e finanziarie internazionali.

La Conferenza si celebra in un periodo di notevole importanza dal punto di vista specialmente geopolitico, nonché fra critiche e dubbi sulla reale funzionalità di diversi provvedimenti.

Si tratta di un'iniziativa di politica estera, dove l'Italia esercita il suo ruolo centrale nel Mediterraneo allargato con il fine di dare avvio a un percorso pluriennale, con impegni concreti e verificabili da parte degli Stati partecipanti sui temi dello sviluppo e delle migrazioni. Un ulteriore passaggio dell'azione diplomatica a tutto campo del governo Meloni per affrontare le emergenze secondo un approccio integrato che punta a costruire un partenariato tra pari, multidimensionale e di lungo periodo, fondato sulla solidarietà fra le Nazioni, sul rispetto della loro sovranità e sulla condivisione delle responsabilità.

La conferenza arriva dopo la firma con il presidente Saied dell'accordo UE-Tunisia su migrazioni, stabilità macroeconomica e transizione energetica, intesa siglata durante la missione a Tunisi del Team Europe formato da von der Leyen, Meloni e Rutte.

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