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Roma - Riflettori sul 21 giugno con Poesie per i bimbi di Gaza

L’Antidiplomatico ha raccolto due voci tra gli organizzatori e partecipanti dell’evento che si svolgerà venerdì 21 giungo alle 17.30 al caffè letterario Horafelix a Roma, in via Reggio Emila 89 (zona Piazza Fiume). Una serata condotta da personalità di spicco arabe e italiane, per creare una sinergia non solo tra culture ma anche tra il linguaggio poetico e quello giornalistico; un intreccio tra registri opposti che si abbina per uno stesso scopo: raccontare con diversi registri le persecuzioni e i crimini contro l’infanzia in Palestina e nel mondo.

Il giornalista Talal Khrais, reporter libanese da ben 34 anni e responsabile delle relazioni internazionali della associazione di amicizia italo araba Assadakah: “In questa occasione ci saranno colleghi reporter che hanno vissuto e testimoniato momenti molto tragici, legati a ciò che avviene nel mondo e non solo in Palestina, soprattutto a danno dell’infanzia. Vogliamo far conoscere questa sofferenza con ogni mezzo possibile, perché solo la consapevolezza dell’opinione pubblica può portare a dei cambiamenti. Chi meglio dei reporter sul posto può trasmettere questa consapevolezza? Ogni due settimane circa organizziamo questo tipo di iniziative, ad esempio sulla situazione in Sudan. Lavoriamo per la cooperazione tra i 22 paesi arabi e l’Italia. C’è anche una cooperazione economica che va a vantaggio di entrambe le parti e che occorre coltivare. Dopo la comunità europea il mondo arabo è il secondo partner commerciale con l’Italia. È importante far conoscere gli aspetti umanitari e dolorosi di questi rapporti, ma anche quelli diplomatici, culturali ed economici. Nelle prossime settimane ci sarà un evento dedicato alle denunce da parte dei reporter dalle zone più difficili del mondo, poi una serata dedicata alle fiabe”.

L’insegnante e poetessa Elisabetta Pamela Petrolati: “Con entusiasmo ho accettato di partecipare e collaborare alla realizzazione di questo evento perché conosco la serietà dell'associazione WAY e dell'agenzia di stampa italo-araba Assadakah, da sempre unite in iniziative volte alla conoscenza reciproca del mondo arabo e italiano, ma soprattutto sono impegnate a dare voce alle minoranze perseguitate del nostro mondo e alle guerre dimenticate. Mai hanno lasciato solo il popolo palestinese e questo evento raccoglie voci poetiche per non assuefarsi a quanto sta accadendo a Gaza, con particolare sguardo all'infanzia martirizzata. Credo che la voce poetica svolga un ruolo importantissimo sia per la denuncia sociale sia per il risveglio delle coscienze, elargendo il soffio vitale che è proprio della "parola", del respiro che crea e diffonde. Le persone che hanno aderito sono personalità di spicco del mondo della cultura e hanno una particolare sensibilità rispetto alla questione palestinese: sono certa che si sprigionerà un'importante energia di pace e che seguiranno altre iniziative simili. Come insegnante, orgogliosa del mestiere che svolgo, so che l’umanità può essere educata dall’infanzia al rispetto reciproco e alla vera convivenza, che sia nella stessa aula o tra governi e nazioni”. (fonte: www.lantidiplomatico.it)

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