top of page
Immagine del redattoreLetizia Leonardi

Roma - Presidio pro Palestina alla Farnesina


Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Il caldo torrido romano non ha fermato la voce di protesta, di numerose persone, contro gli accordi con Israele. Ieri, 18 luglio 2024, davanti al Ministero degli Esteri, massiccia la presenza della stampa e delle forze dell’ordine, in divisa e in borghese.

Sul piazzale della Farnesina sono state deposte decine di foto di bambini uccisi a Gaza, hanno sventolato bandiere e striscioni di protesta anche da parte del personale sanitario.

Il presidio ha voluto mettere in evidenza le gravi responsabilità del Governo Italiano rispetto all’eccidio che si sta perpetrando in Palestina e ripetto alla non considerazione della volontà popolare che massicciamente ripudia il massacro.


Le richieste avanzate dal Presidio, nell’ottica delle relazioni estere, sono state molteplici. In primo luogo la cancellazione dell’accordo di associazione dell’Unione Europea con Israele; il rilascio dei prigionieri politici; sanzioni totali al settore militare israeliano e interruzione dei rapporti di tipo economico, accademico, scientifico, militare, politico e diplomatico che supportano e spalleggiano il genocidio in corso a Gaza.


Hanno aderito numerose associazioni libere e indipendenti pro-Palestina: Api-Italia, Arci-Italia, Cultura è Libertà, comitato di solidarietà con la Palestina II Municipio, BDS Roma, Coordinamento regionale sanità, Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese, Collettivo palestinamo, Potere al Popolo Roma, Rete dei Comunisti, Cambiare Rotta Roma, OSA Roma, Nucleo PT di Roma, Comite Popular dè luta Lula Livre Italia, Argentinos en Italia por la memoria, la verdad y la justicia, Associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba, Comitato con la Palestina nel cuore, K.A.I./ Collettivo artisti indipendenti, Vogliamo tutt’altro/Movimento lavoratori dello spettacolo, Rifondazione.


Per nove mesi i cittadini di Roma si sono mossi in frequenti manifestazioni nelle piazze e lungo le strade. Ieri è stata ribadita la volontà di non interrompere mai la protesta e di lottare a fianco del popolo palestinese per fermare il genocidio e per denunciare la complicità del Governo Italiano.

I partecipanti al Presidio si sono espressi con mani pitturate di rosso, interventi di rappresentanti di varie associazioni presenti, diffusione dei rumori di guerra e terrore con cui convivono i palestinesi a Gaza.


Un corale e sentito appello per esprimere al Ministro degli Esteri, la solidarietà del popolo italiano alla sofferenza del popolo palestinese e per scuotere l’ipocrisia e il doppio standard della classe dirigente italiana.

Comments


bottom of page