Assadakah Roma News - Un viaggio già annunciato in precedenza, poi sospeso per le terapie al ginocchio e l’obbligo imposto dai medici di non affaticarsi, e ora ribadito dallo stesso pontefice, in occasione dell’incontro con Cuamm-Medici con l’Africa: “Il prossimo febbraio andrò in Sudan e Sud Sudan, Paesi che mi sono particolarmente cari, come la Repubblica Centrafricana, dove sono stato nel 2015 per aprire la Porta Santa”.
Il pontefice ha quindi continuato: “Sono Paesi poverissimi e fragili che il mondo considera importanti solo per le risorse da sfruttare e che invece il Signore considera suoi prediletti, nei quali vi manda ad essere buoni samaritani, testimoni del suo Vangelo. Non abbiate timore ad affrontare sfide difficili, a intervenire in luoghi remoti e segnati dalla violenza, dove le popolazioni non hanno la possibilità di curarsi, mentre si spendono miliardi per le armi, o si bruciano altre enormi risorse nell’industria dell’effimero e dell’evasione”.
Papa Francesco ha poi aggiunto: “La storia dell'Africa è stata anche di schiavitù e sfruttamento, una storia dura. Molti sono venuti da fuori, sia missionari, sia anche sfruttatori, e anche quando ha ritrovato l'indipendenza, il sottosuolo ha continuato ad essere sfruttato da altri. Ma l'Africa non esiste per esser sfruttata e ha una sua ricchezza che è una ricchezza umana. Il papa ha poi concluso: “Penso al Sud Sudan, al grido di pace della sua gente che, sfinita dalla violenza e dalla povertà, attende fatti concreti dal processo di riconciliazione nazionale, al quale desidero contribuire non da solo, ma peregrinando ecumenicamente insieme a due cari fratelli: l’Arcivescovo di Canterbury e il Moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia”. Il papa, nel viaggio annunciato, sarà probabilmente anche nella Repubblica Centrafricana e in Congo.
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