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Roma – Intervento del Segretario Generale della Lega Araba alla Accademia dei Lincei

Talal Khrais (NNA Roma) - Il Segretario Generale della Lega degli Stati Arabi, Ahmed Aboul Gheit, ha tenuto una conferenza a Roma presso l'Accademia Dei Licei su "Il mondo arabo nel nuovo scenario internazionale", su invito dell'Accademia, nell'ambito di un simposio speciale su "Diplomazia scientifica", in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, le organizzazioni internazionali e le rappresentanze diplomatiche estere in Italia.

Al simposio hanno partecipato ambasciatori arabi e stranieri e rappresentanti delle università italiane, e personalità di istituzioni internazionali e capi di prestigiose accademie su temi di maggiore interesse per la comunità internazionale e le loro prospettive future.

"Lo scopo del simposio è promuovere i valori diplomatici e la scienza nelle relazioni internazionali, come principi di base che devono essere seguiti nel modo di lavorare e nello stile di vita nella società moderna", ha affermato l'accademia in una nota.

Di fronte a tali enormi sfide, il sistema arabo, incarnato dalla Lega Araba, sta combattendo una battaglia in salita per difendere le entità degli Stati Nazione dalle molte minacce che devono affrontare, in particolare milizie, nonché ambizioni espansionistiche regionali. All'indomani di un decennio turbolento, un certo numero di attori arabi cerca percorsi per una riduzione dell'escalation e una risoluzione pacifica dei conflitti, poiché è diventato chiaro che solo soluzioni politiche potrebbero porre fine alle crisi e portare stabilità regionale.

I principali Stati Arabi hanno dovuto affrontare nuove sfide mentre crisi prolungate hanno travolto paesi come Siria, Libia e Yemen, con conseguenze umane e strategiche catastrofiche. Il vuoto che è seguito al disfacimento degli ordini politici in quei paesi è stato presto sostituito da attori internazionali e regionali, nonché da gruppi terroristici, che hanno prolungato e complicato quei conflitti. Non c'è dubbio che la competizione tra le grandi potenze e la percezione prevalente del ritiro americano dal Medio Oriente abbiano reso quei conflitti ancora più difficili da trattare.

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