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Roma - Intergruppo Europeo per la Pace

Assadakah News - Oggi, lunedì 4 febbraio si tiene il primo Consiglio Europeo per la Difesa. Pur essendo stato convocato in via informale dal presidente del Consiglio Antonio Costa, l'appuntamento apre la strada al tema della difesa europea, mettendo all'ordine del giorno temi come spesa bellica, rafforzamento degli eserciti nazionali e finanziamenti all'industria degli armamenti. Un evento giudicato "allarmante" da una trentina di europarlamentari italiani, che stamani a Roma, nella sala David Sassoli a Palazzo Valentini, hanno annunciato la nascita dell'Intergruppo per la pace.

Questo organismo informale punta a "rimettere in agenda pace, dialogo e democrazia, rispetto all'agenda di guerra e alla politica di guerra che l'Ue di oggi sta proponendo": lo spiega l'iniziatore di questo progetto, l'eurodeputato del Partito democratico nel gruppo S&d al Parlamento europeo Marco Tarquinio, che ha accolto l'idea lanciata dalla Fondazione PerugiAssisi, tra le realtà in Italia nel promuovere la cultura della pace e del disarmo.

Una risposta coordinata con la società civile, quindi, quella che si propone di dare l'intergruppo, in una fase in cui il mondo assiste ai conflitti in Ucraina, Repubblica democratica del Congo, Sudan, Libano, Gaza e Medio Oriente. "La guerra- avverte Tarquinio- va evitata non solo perché provoca morti e distruzione, ma perché mette in crisi la democrazia a favore dell'autoritarismo, indebolisce i diritti, ferma lo sviluppo e accresce le disuguaglianze". Fondamentale, continua l'eurodeputato, "recuperare la centralità della diplomazia nonché degli organismi multilaterali come la Corte penale internazionale, sotto attacco di paesi come Stati Uniti e Israele, con sanzioni e processi di delegittimazione".

Flavio Lotti della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, aggiunge: "Il consiglio europeo di Difesa tradisce l'Europa della pace. Noi invece rispondiamo all'appello di donne e uomini che chiedono l'Europa dei valori, nello spirito di Ventotene", l'isola dove nel 1941, in piena seconda guerra mondiale, venne scritto il Manifesto che avrebbe gettato le basi dell'architettura europea: "I padri fondatori dell'Europa", ricorda Lotti, "lasciarono da parte le ostilità per mettere al centro umanità, solidarietà, democrazia, sviluppo e uguaglianza".

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