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Roma - Il Sindaco partecipa all'Iftar nella Grande Moschea

Aggiornamento: 31 mar

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri all'Iftar della Grande Moschea di Roma con gli Ambasciatori Arabi
Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri all'Iftar della Grande Moschea di Roma con gli Ambasciatori Arabi

Patrizia Boi (Assadakah News) - ​Il 28 marzo 2025, la Grande Moschea di Roma ha ospitato un evento significativo di dialogo interreligioso e interculturale: il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è stato accolto dagli ambasciatori arabi per condividere l'iftar, il pasto serale che interrompe il digiuno quotidiano durante il mese sacro del Ramadan.


All'incontro erano presenti figure diplomatiche di spicco, tra cui l'ambasciatore egiziano in Italia, S.E. Bassam Rady; l'ambasciatore saudita, il principe Faisal bin Sattam bin Abdulaziz; l'ambasciatore dell'Oman, il principe Nizar Al-Saeed; e l'ambasciatore del Marocco, S.E. Youssef Bella. Hanno partecipato anche numerosi politici e membri delle comunità italiana e araba, tra cui il dott. Abdullah Radwan, Segretario generale del Grande Centro Islamico in Italia, e l'ingegnere Adel Amer, responsabile della comunità egiziana a Roma e nel Lazio.​


La celebrazione è iniziata con la partecipazione del sindaco Gualtieri alla preghiera del Maghrib, la preghiera canonica del tramonto, insieme alla comunità musulmana. Successivamente, il sindaco si è unito ai presenti per l'iftar, condividendo il pasto che segna la fine del digiuno quotidiano nel Ramadan.

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri all'Iftar della Grande Moschea di Roma
Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri all'Iftar della Grande Moschea di Roma

Il dott. Abdullah Radwan ha espresso la sua soddisfazione per l'incontro, sottolineando l'importanza della presenza del sindaco come segno di vicinanza e rispetto verso la comunità musulmana. Ha evidenziato come i membri della comunità, ormai di diverse generazioni, fungano da ponti di comunicazione tra l'Italia e i paesi di origine, contribuendo alla ricchezza culturale della società italiana.​


Al termine dell'evento, il sindaco Gualtieri ha ringraziato gli ambasciatori arabi per l'ospitalità, evidenziando che la loro presenza riflette la solidità dei rapporti tra l'Italia e il mondo islamico e arabo. Ha inoltre sottolineato come Roma sia storicamente una capitale della diversità culturale, accogliendo e valorizzando le varie comunità che la compongono.​


Importanza della Grande Moschea di Roma


La Grande Moschea di Roma, situata in Viale della Moschea 85, è il principale luogo di culto islamico in Italia e una delle moschee più grandi d'Europa. Oltre a essere un centro di preghiera, svolge un ruolo fondamentale come punto di riferimento culturale e sociale per la comunità musulmana italiana. Il Centro Islamico Culturale d’Italia, che sovrintende la moschea, è l'unico ente musulmano riconosciuto ufficialmente dalla Repubblica Italiana, dotato di personalità giuridica con DPR del 21 dicembre 1974 n. 712


Il gesto di dialogo del sindaco di Roma

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri all'Iftar della Grande Moschea di Roma con l'Iman Nader Akkad della Grande Moschea di Roma
Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri all'Iftar della Grande Moschea di Roma con l'Iman Nader Akkad della Grande Moschea di Roma

La partecipazione del sindaco Gualtieri all'iftar nella Grande Moschea rappresenta un gesto significativo di dialogo e inclusione. Condividere il pasto serale del Ramadan con la comunità musulmana e i rappresentanti diplomatici dei paesi arabi evidenzia l'impegno dell'amministrazione capitolina nel promuovere la coesione sociale e il rispetto reciproco tra le diverse comunità religiose presenti a Roma. Questo tipo di iniziative contribuisce a rafforzare i legami interculturali e a valorizzare la diversità come elemento fondante dell'identità romana.


L'iftar: Significato, Tradizioni e Composizione del Pasto


L'iftar è il pasto serale con cui i musulmani interrompono il digiuno quotidiano durante il mese sacro del Ramadan. Tradizionalmente, il digiuno (sawm) viene rotto con il consumo di datteri e acqua, seguendo l'esempio del profeta Maometto, per poi proseguire con un pasto completo. 


Il Ramadan, uno dei cinque pilastri dell'Islam, è un periodo di purificazione spirituale che prevede il digiuno dall'alba al tramonto con lo scopo di purificare il corpo e lo spirito, rafforzando la disciplina personale e la vicinanza a Dio. Oltre all'astensione dal cibo e dalle bevande, i fedeli sono incoraggiati a intensificare la preghiera, la lettura del Corano e le opere di carità

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri durante la condivisione del cibo all'Iftar della Grande Moschea di Roma
Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri durante la condivisione del cibo all'Iftar della Grande Moschea di Roma

L'iftar assume un'importanza particolare poiché rappresenta un momento di comunione familiare, sociale e spirituale. Famiglie e amici si riuniscono per spezzare insieme il digiuno, rafforzando i legami sociali e promuovendo la solidarietà. In molte occasioni, l'iftar viene esteso a membri di altre fedi, favorendo il dialogo interreligioso e la comprensione reciproca


L’iftar inizia subito dopo la preghiera del Maghrib (tramonto). La tradizione vuole che il digiuno venga interrotto con datteri e acqua perché questi alimenti possiedono proprietà nutritive e rinfrescanti.


Dopo i datteri, il pasto prosegue con una varietà di piatti che possono variare a seconda della cultura e della tradizione culinaria del Paese in cui si celebra il Ramadan. L’iftar è spesso abbondante e comprende una combinazione di carboidrati, proteine e verdure per reintegrare le energie perse durante la giornata di digiuno.


Sebbene i piatti possano variare a seconda delle regioni, esistono alcune componenti comuni nel pasto dell’iftar:


Datteri e acqua – La rottura del digiuno avviene tradizionalmente con tre datteri e un bicchiere d'acqua o di latte, in linea con la Sunnah del Profeta Maometto.


Zuppe nutrienti – Piatti come la harira marocchina (a base di lenticchie, ceci e carne) o la shorba (zuppa speziata tipica del Medio Oriente) sono comuni per riscaldare lo stomaco dopo una giornata di digiuno.


Pane e focacce – Tipici pani arabi come il khubz, la pita o il naan accompagnano spesso il pasto.


Piatti a base di carne o pesce – Spiedini di agnello, pollo arrosto, tajine, kebab o pesce speziato sono comuni nelle diverse tradizioni.


Riso e couscous – Spesso serviti con carne, verdure o legumi.


Verdure e insalate – Hummus, baba ganoush (crema di melanzane), fattoush (insalata con pane tostato) e tabbouleh (insalata di prezzemolo e bulgur) sono spesso presenti.


Dolci tradizionali – Dopo il pasto, si servono dolci come il qatayef (frittelle ripiene di noci o crema), il baklava, la knafeh (dolce a base di formaggio e sciroppo di zucchero) e il maamoul (biscotti ripieni di datteri o noci).


Bevande rinfrescanti Succo di tamarindo, latte di mandorle, tè alla menta e bevande a base di frutta come il qamar al-din (succo di albicocca essiccata) sono molto apprezzati.


Iftar Comunitari e Beneficenza


L’iftar non è solo un momento di condivisione familiare, ma spesso si tiene in moschee, centri islamici e piazze pubbliche per accogliere i fedeli e i meno abbienti. Durante il Ramadan, la beneficenza (sadaqa) gioca un ruolo fondamentale, e molte famiglie benestanti e organizzazioni distribuiscono pasti gratuiti ai bisognosi.


Altri momenti di condivisione tra il sindaco e la grande Moschea di Roma, galleria fotografica sul sito istituzionale https://www.comune.roma.it/web/it/galleria-multimediale.page?contentId=GAL1036377


Iftar e Dialogo Interreligioso

In molte città europee, inclusa Roma, l'iftar viene organizzato con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, leader religiosi e membri della società civile. Questi eventi favoriscono il dialogo tra culture e fedi, promuovendo il rispetto reciproco e la comprensione.


In sintesi, la partecipazione del sindaco di Roma all'iftar nella Grande Moschea sottolinea l'importanza del rispetto e della collaborazione tra diverse culture e religioni, elementi fondamentali per la costruzione di una società inclusiva e armoniosa.

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