Talal Khrais - Grande festa a Centocelle fra cristiani e musulmani, insieme per un futuro migliore. Il grande Iftar. Come ogni anno un Ramadan di ritrovata normalità a Centocelle dove, ieri, 1° aprile, la comunità musulmana della Moschea Al-Huda in collaborazione con la parrocchia di San Felice da Cantalice, hanno organizzato l’Iftar della Fratellanza, condividendo il pasto a chiusura del digiuno giornaliero. È stata una serata bellissima e affollatissima. L’appuntamento era fissato alle 19.30, al tramonto, nel rispetto del calendario lunare musulmano.
“Iftar della fratellanza”, un titolo decisamente profetico dato il buon numero di presenze nella piazzetta della Chiesa di San Felice da Cantalice. Intorno a lunghe tavolate di legno si sono ritrovati musulmani e cristiani, donne con il velo e senza, uomini adornati dal tradizionale copricapo islamico shashia e giovani di seconda generazione accompagnati da amici, curiosi di partecipare al rituale della rottura del digiuno. La spiritualità è il collante tra i commensali, un momento di collettività e non di individualismo. Iftar della fratellanza e piatti tipici: couscous, datteri, e altri cibi tipici arabi, come datteri, involtini dal sapore particolarmente speziato, dolci e frutta.
Questa cena ha voluto trasmettere un messaggio alla cittadinanza di vicinanza e fratellanza tra Chiesa e Moschea. La collaborazione con la Chiesa di San Felice da Cantalice va avanti da diversi anni grazie al supporto di Frate Mario. E’ stato un momento particolare, per aprire la propria spiritualità, una motivazione che riguarda le radici di ciascuno di noi, oltre a una profonda motivazione sociale, di unione tra i popoli, per trasmettere un messaggio di fratellanza fra Chiesa e Moschea.
La collaborazione nasce proprio con l’obiettivo di realizzare iniziative per conoscerci gli uni con gli altri” ha dichiarato Frate Mario. Conoscersi reciprocamente e farsi conoscere anche nel quartiere dove “la convivenza religiosa è già molto buona”.
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