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Roma - Grande successo di “Poesie per i bambini di Gaza”

Elisabetta Petrolati - I palestinesi sono un popolo di poeti, un popolo che non perde il suo canto tra le macerie e il sangue. Ciò che il mondo non comprende è proprio l’origine della resistenza palestinese perché ai più sfugge il potere di avere una poesia o un canto nel cuore.

Ieri sera, al caffè letterario Horafelix in via Reggio Emilia-Roma si è svolto un importante incontro per i bambini di Gaza: poeti e giornalisti hanno unito le loro voci per dare voce al dramma dei bambini palestinesi, affinché sia sempre desta l’energia di empatia e solidarietà nei loro confronti, per giungere, attraverso la forza della parola, la presenza, la non dimenticanza di chi vive lontano ma che integra nella propria quotidianità il dolore per le loro condizioni.

Assadakah (Associazione di amicizia italo-araba) e WAI (Associazione Welcome Italia, che si occupa delle questioni degli immigrati), hanno organizzato questo evento, “Poesie per i bambini di Gaza”, moderato dall’esperto di geo-politica Lelio Antonio Deganutti. Presenti in sala molti esponenti della società civile e della diplomazia.

Hanno dato i saluti iniziali, contestualizzando l’iniziativa, Talal Khrais, Funzionario delle Relazioni Internazionali in Assadakah e Carlo Palumbo, Vice Segretario generale di WAI. Ha aperto la serata di letture e riflessioni la poetessa e scrittrice Elisabetta Biondi della Sdriscia che ha letto con profondità due toccanti poesie della poetessa siciliana Lucia Lo Bianco: “Sera di maggio su Gaza” e “Cenera d’alba su Gaza”. A seguire il giornalista e poeta Mohamed Youssef Ismail ha proseguito con la sentita recitazione in arabo del suo “Poema per i bambini di Gaza”, letta in italiano dal traduttore e appassionato di poesia Hatem Abed-Sabra che a sua volta, in un secondo momento, ha espresso proprie riflessioni e ricordi sulla vita a Gaza e ha letto due poesie: una di Khalid Juma e una di Refaat Alareer, morto a Gaza nel dicembre scorso.

È intervenuto poi lo scrittore e presidente dell’Associazione Libertas, Michele Cioffi, che ha coinvolto i presenti sul terreno di una sensibile riflessione tratta dal suo testo “Siamo espressione di ciò che manca”. La scrittrice di fiabe e giornalista Patrizia Boi ha offerto uno sguardo di speranza con la sua fiaba “Il sogno dentro il baule di Kemal”, dialogo tra una bambina palestinese e la bisnonna.

La scrittrice, poetessa e giornalista Giulia Bertotto ha offerto le sentite ed emozionanti letture di tre poesie: “Onde in Palestina” di Ibrahim Nashrallah, “Bambini del futuro” di Wilhelm Reich, “dolce stil muoio” di Giulia Bertotto. L’ultimo intervento poetico è stato quello di Elisabetta Pamela Petrolati che ha letto il testo di Mahmud Darwish “Silenzio per Gaza” e una sua poesia “La pietosa bandiera”.

A conclusione delle letture, l’ambasciatore Bruno Scapini, sempre attento a queste tematiche e sempre presente a iniziative di solidarietà, ha offerto il suo commosso contributo con proprie riflessioni sulle origini del genocidio in atto a Gaza e su testimonianze di vita relative ai bambini che pongono domande innocenti a cui le madri non possono dare risposta.

Infine il microfono è stato aperto a eventuali domande. L’alta qualità letteraria e umana dei presenti e partecipanti ha creato un’atmosfera di grande emozione e commozione, sprigionando un’energia di sdegno e di amore nel contempo, nella condivione della sensazione di impotenza ma anche di vicinanza a quella che è la parte migliore dell’umanità: l’infanzia, volutamente negata ai palestinesi dai forti poteri. Si è cercato di combattere almeno l’indifferenza nell’intenzione di mantenere alti in tal senso l’interesse, l’attenzione, la luce. Sono sorti nuovi propositi, nuove idee, nuovi progetti per dar risonanza ed eco a questo primo evento che ha visto virtuosamente dispiegarsi la sinergia tra giornalismo e poesia per i bambini di Gaza.

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