Talal Khrais - Un incontro di particolare importanza, quello avvenuto fra il Catholicos della Chiesa Armenia della Santa Sede di Cilicia, Aram I, e il pontefice, Papa Francesco, questa mattina a Roma che ha aperto un ulteriore incontro particolarmente importante, al Pontifcio Istituto Orientale, dal titolo “La religione nella geopolitica del Medio Oriente”. L’incontro è stato aperto dall’intervento introduttivo di S.E. Farid Elias Al Khazen, ambasciatore della Repubblica del Libano in Vaticano, ed ha avuto uno dei momenti più interessanti per la situazione attuale nel Caucaso, fra Azerbaijan, Armenia e Artsakh, in merito alla quale Aram I ha richiamato l’attenzione di tutti i cristiani, esprimendo particolari ringraziamenti a Papa Francesco per l’impegno nella promozione del dialogo interreligioso: “Dobbiamo andare oltre il dialogo e trasformarlo in azione e collaborazione. E' necessario identificare un terreno comune, e sintetizzare armonicamente le differenze, perché nessuno possa avere pretese di supremazia.
La fiducia reciproca è la chiave per accettarsi. Le tre religioni monoteiste devono affrontare le sfide del presente e assumere seriamente il loro ruolo per cercare di aprire una pagina promettente nella storia del Medio oriente. Ebraismo, Cristianesimo e Islam sono la giuntura cruciale del Medio Oriente e sono chiamati ad affrontare insieme questioni di straordinaria importanza, impegnandosi a ricostruire la regione attraverso i valori morali che condividono. La religione non deve essere politicizzata e non deve essere trasformata in ideologia politica. La distinzione tra religione e politica non significa separazione, ci deve essere una interazione, ma i due campi non devono essere sovrapposti".
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