
Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Sarà un incontro di importanti riflessioni quello organizzato da Assadakah per il giorno 24 marzo, alle ore 17.00, al Caffè Letterario romano Horafelix, situato in via Reggio Emilia, 89. L’argomento a cui si dedicheranno i prestigiosi relatori è riferibile al profondo significato che attiene alla Giornata Internazionale di Gerusalemme (Quds), sancita nel 1979, in cui si afferma e ribadisce la ferma condanna dell’occupazione israeliana della cità sacra.
Ricordiamo che Gerusalemme significa “città della pace” e purtroppo il suo significato etimologico è, per ora, solo una speranza a cui aggrapparsi contro ogni logica dello stato attuale delle cose.
A dialogare e accompagnare il pubblico in riflessioni di solidarietà con la Palestina per quanto sta avvenendo a Gaza e in Cisgiordania, ci saranno nomi di grande spessore come l’Ambasciatore Bruno Scapini, esperto di geopolitica e relazioni internazionali; Talal Khrais, giornalista, reporter di guerra e fondatore di Assadakah; Michele Cioffi, Responsabile Nazionale del Dipartimento Cultura, Sport, Spettacolo della Libertas; Youssef Salman, responsabile della comunità palestinese di Roma e del Lazio.
Un’occasione unica per ascoltare ed entrare in dibattito sulla questione palestinese: il genocidio più mediatico e prevenibile della storia. Ci sarà da interrogarsi in merito a quanto sta accadendo e riguardo ai risvolti comunicativi, sociologici, psicologici e manipolatori che stanno modificando la percezione della realtà da parte dei cittadini.

Si sta perdendo il senso della realtà? Si sta assistendo a una sorta di nichilismo dei sentimenti? L’uomo di questi tempi si sta distaccando dal senso di appartenenza alla razza umana? Stanno prendendo il sopravvento l’indifferenza e l’interesse personale?
Questi e molti altri interrogativi si aprono rispetto alla vicenda di Gaza, e la ricorrenza della Giornata di Gerusalemme costituisce un’importante opportunità per unire le voci e le persone che ancora conservano un principio di solidarietà e di umanità dentro di sè.
Le riflessioni dei relatori saranno intervallate dalle letture di poesie del poeta e Presidente Onorario di Assadakah Francesco Terrone, particolarmente sensibile agli slanci umanitari e al dolore dei bambini a cui è stata tolta la vita o negata l’infanzia.
Qualche ora ben spesa per contrastare i venti di guerra che stanno soffiando sempre più vicini a noi: ignorare i conflitti che coinvolgono popoli inermi significa aprire le porte a ogni sorta di ingiustizia e giustificare gli aggressori. Un prezzo che la storia vorrà risarcire.
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