Assadakah News Agency - La comunità islamica manifesta il proprio disaccordo nei confronti del manifesto diffuso dall’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi, e in particolare ha suscitato la reazione di una donna altamente istruita e figura di riferimento, Zeinab Ismail, unica donna in Europa a presiedere un consiglio di amministrazione, quello della grande moschea Al Huda di Roma: “L’onorevole Ceccardi dovrebbe evitare di diffondere tutti quei luoghi comuni tipici di chi non ha sicuramente letto il Corano, ma nemmeno la Bibbia o la Costituzione Italiana.
Risulta infatti difficile accettare lezioni da esponenti politici e partiti che da sempre si distinguono per atteggiamenti islamofobi e razzisti. Certi pregiudizi sono il classico frutto dell'ignoranza, di chi tende sempre a rifiutare tutto ciò che non conosce. Si dovrebbe fare un esame di coscienza, rispetto all'approccio suo e del suo partito verso la promozione dei diritti di tutte le persone, a partire dalle donne.Chissà, potrebbe scoprire che con la sua propaganda intollerante sta insultando tante persone che vivono in questo Paese, colpevoli solo di avere un credo religioso o magari un colore della pelle diversi dai suoi. Potrebbe scoprire che i diritti tra marito e moglie sono già presenti anche nell’Islam. Noi siamo sempre aperti al confronto con chi vuole approfondire, capire e anche conoscere la comunità. Che non è quella che finora conosce attraverso le riunioni e i profili social del suo partito. Insomma, è il prodotto di un pregiudizio frutto di ignoranza.
Il manifesto su cui è scritto “In Italia hai gli stessi diritti di tuo marito” è l'augurio per la Festa della Donna dell’8 marzo dell'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, scritto anche in lingua araba, per il niqab nero da cui spiccano gli occhi di una donna.
Susanna Ceccardi non è nuova a prese di posizione in difesa delle donne che non mancano di scatenare polemiche. Nel 2019 ha lasciato la carica di sindaco di Cascina per Strasburgo, con l’intenzione di sfidare chi vuole svendere l’Europa.
Oltre a Zeinab Ismail, anche lo stesso Imam, Ben Mohamed Mohamed, critica il manifesto definendolo provocazione: “Perché la Lega è così interessata alle donne musulmane? Vuole iniziare una crociata per la loro liberazione? Sarebbe meglio prestare attenzione alle donne in generale vittime anche qui quotidianamente di violenze e femminicidi. Nel lavoro sono meno pagate dagli uomini, subiscono stupri, vengono picchiate. Non siamo nella migliore delle situazioni in termini di diritti: la Lega è al governo, può fare molto di più che proporre slogan elettorali. E’ la società occidentale a sperimentare una regressione rispetto ai diritti fondamentali e a farne le spese sono la libertà di espressione e il diritto di scelta. Non abbiamo bisogno di propaganda, ma di un confronto serio anche attraverso l'arte e un giornalismo onesto”.
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