top of page
Immagine del redattoreAssadakah redazione

Ritorno a Sukut è un romanzo potente e visionario

Aggiornamento: 7 ott




L' "Occhio dell'Arte" APS consiglia: la nota associazione culturale di Anzio, dal 2009 attiva nel litorale laziale per la creazione e la diffusione di eventi artistici di livello nazionale, spesso suggerisce autori ed opere, anticipandone una presentazione dal vivo nei luoghi di provincia.


Esattamente l'11 ottobre, uscirà sul mercato un libro di cui sentiremo parlare a lungo: Ritorno a Sukut (Felici Editore) di Sergio Martini, nella collana AcquaRagia diretta da Antonio Celano.



Ritorno a Sukut è un romanzo potente e visionario, un’allegoria psicologica e delirante dov’è tutto il nostro Novecento con le sue inquietanti ombre storiche, psicologiche, generazionali e individuali. Dalla soluzione obbligata. Un romanzo che ci pone – come scriveva Friedrich Nietzsche – di fronte a quell’abisso che, quando guardato, inesorabilmente ci guarda. Illusione e disillusione, la natura della libertà, il peso del passato, l’ambizione ed i suoi limiti: il lettore si troverà a fare riflessioni personali sulla propria vita, riga dopo riga, e a introiettare alcune citazioni chiave presenti nel libro.


Ritorno a Sukut offre uno spaccato affascinante e inquietante sulla natura umana e sulle sue contraddizioni. Attraverso la storia del protagonista, Sergio Martini esplora temi universali come la ricerca della libertà, il peso del passato e la lotta per l'affermazione personale. La scrittura evocativa e ricca di dettagli crea un'atmosfera surreale e onirica, lasciando al lettore la libertà di interpretare i molteplici livelli di significato del testo.

Comments


bottom of page