Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Grande conquista per il nostro Paese il rientro del professor Enrico Natalizio, definito il “mago dei droni”, dopo l’importante incarico ricoperto ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. La brillante carriera del professore è iniziata con il conseguimento della laurea magistrale e il dottorato di ricerca in Ingegneria Informatica all’Unical (Università della Calabria). È stato ricercatore ad Atlanta (USA), all’Inria Lille - Nord Europe (Francia) e professore associato all’Université de Technologie de Compiègne (Francia). Successivamente ha ricoperto la carica di professore ordinario all’Université de Lorraine in Francia per andare poi a dirigere il centro di ricerca robotica di Abu Dhabi, il Technology Innovation Institute (TII).
Natalizio ha perfezionato un sistema di osservazione e di prevenzione dei rischi ambientali utilizzando squadre di droni che, in una regione come la Calabria, dove il dissesto idrogeologico costituisce un problema diffuso e capillare, è di straordinaria utilità. Dunque la sua decisione di tornare in Calabria, prestando le sue competenze nell’ambito dell’Università in cui si è formato, è senza dubbio un vantaggio per il nostro Paese e dimostra lo sforzo dell’ateneo calabrese nell’offrire risorse e strutture idonee al proseguimento del lavoro del professore, evitando la sua permanenza stabile all’estero.
L’Unical, con sede a Rende, in provincia di Cosenza, è stata fondata nel 1972 ed è risultata seconda tra i grandi atenei statali italiani secondo la classifica del Censis nel 2018-2019 e al primo posto secondo la stessa classifica nel 2024-2025.
Natalizio continuerà a mantenere un incarico con il TII di Abu Dhabi in modo da favorire la rete di collaborazione di ricerca con l’Unical, in un programma virtuoso di scambio di informazioni e studi.
“Siamo lieti di accogliere nella nostra comunità accademica il professor Enrico Natalizio - ha dichiarato il rettore Nicola Leone. - Le sue competenze all’avanguardia nella robotica e nell’osservazione ambientale, settori cruciali per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio, arricchiranno ulteriormente la ricerca e la didattica del nostro ateneo. La sua scelta di tornare in Calabria sarà un vantaggio per i nostri studenti che potranno beneficiare dei suoi insegnamenti, e per il nostro territorio dove potrà applicare le sue esperienze sullo sviluppo di grandi progetti per la difesa ambientale”.
Un esempio virtuoso, quello dell'ateneo calabrese, nel valorizzare i talenti e investire sulle competenze di chi si forma culturalmente in Italia, al fine di evitare la dispersione intellettuale e favorire l'arricchimento formativo degli studenti.
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