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"La casa sul Nilo" di Denise Pardo è un romanzo che ci trascina in un affascinante viaggio attraverso il tempo e lo spazio, ricostruendo una storia familiare intrisa di nostalgia, bellezza e drammatici eventi storici. Ambientato nel Cairo dei primi decenni del Novecento, l'opera si distingue per la sua narrazione intima e personale, capace di catturare l'essenza di un'epoca cosmopolita in cui le identità culturali si intrecciavano in una vibrante sinfonia di esperienze umane.
La trama ruota attorno a una famiglia di ebrei sefarditi in fuga dalle avversità europee, giunta al Cairo, città crocevia di culture e suggestioni. L'infanzia dell'autrice viene descritta come un "Eldorado magico", un mondo di caffè profumati di spezie, feste affollate e salotti in cui la civiltà della conversazione prosperava. Pardo riesce a dipingere un'immagine viva e nostalgica di un Egitto accogliente, dove le diversità religiose erano celebrate anziché temute.
Il romanzo si snoda attraverso eventi storici cruciali come il regno di Faruq, la Rivoluzione dei Liberi Ufficiali, la crisi di Suez e l'ascesa di Gamal Abdel Nasser, il quale chiude definitivamente le porte dell'Egitto agli stranieri. Questi eventi segnano la fine del colonialismo e l'inizio di una nuova era per il Medio Oriente.
Le protagoniste del racconto sono in gran parte donne che affrontano con coraggio le tempeste dei loro destini. Fanny, la madre di Denise, è descritta come una donna di straordinaria bellezza, capace di correre rischi potenzialmente fatali. Kate, l'amica inglese di Denise, vive una storia d'amore tormentata con Mohammed Hafez, uno dei consiglieri di Nasser. Bobe, la nonna colta e viscerale, comunica in yiddish con Fanny, parlando una lingua dei segreti per sfuggire all'attenzione altrui. Mireille Baranes, una ricchissima cristiano-maronita libanese, incarna il potere di incidere nella vita degli altri, un potere concesso alle donne dell'epoca, nonostante l'Egitto avesse una delle correnti femministe più significative del secolo scorso.
Tuttavia, l'illusione di questo paradiso idilliaco si scontra con la realtà drammatica che l'ascesa di Nasser porta con sé, segnando un cambiamento repentino della situazione politica. La narrazione, carica di tensione emotiva, riflette il passaggio da un'epoca di tolleranza a un clima di crescente intolleranza , culminando in una disperata fuga verso Roma nel 1961. I dettagli della vita quotidiana, le relazioni familiari e le interazioni sociali sono raccontati con una precisione che rende palpabile il dolore dell'abbandono e la perdita di un mondo che sembrava eterno.
L'opera di Pardo è anche un'istantanea della condizione umana in un contesto di disillusione e cambiamento. La giovane protagonista, trapiantata a Roma, deve affrontare la paura dell'ignoto e il peso della nostalgia, osservando la fragilità delle sue radici. L'uso sapiente dei flashback consente al lettore di navigare tra memoria e presente, immergendosi nel contrasto tra un passato splendido e un futuro incerto.
Denise Pardo ci offre una narrazione ricca di eleganza e sfarzo, intrisa di un disincanto avvertibile, una consapevolezza del mondo che cambia e della fragilità della condizione umana. "La casa sul Nilo", con il suo potente racconto di una famiglia e di un'epoca ormai lontana, trasmette un messaggio universale di resilienza, identità e speranza, costringendoci a riflettere su cosa significhi appartenere a un luogo e a una comunità.
"La casa sul Nilo" è un romanzo che si legge con interesse e partecipazione emotiva, offrendo una visione profonda e articolata di un passato ricco di sfide e bellezza, in un contesto storico di grande rilevanza. La scrittura di Pardo incanta e coinvolge, avvolgendo il lettore in un’onda di emozioni che trascendono il tempo e lo spazio, risvegliando il desiderio di partire per il Cairo.
Denise Pardo è nata al Cairo. Vive in Italia dal 1961. Questo è il suo primo romanzo.
Chiara Cavalieri
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