Assadakah News - Le ultime notizie dal Medio Oriente confermano i colloqui segreti avvenuti all’inizio di questa settimana in Qatar, ai quali hanno partecipato emissari israeliani, per cercare di colmare il divario tra la bozza di accordo sugli ostaggi presentata e le richieste di modifica di Hamas.
Le discussioni sono state incentrate in gran parte sulla messa a punto degli aspetti tecnici dello schema presentato dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden il mese scorso, come il numero di ostaggi vivi che saranno rilasciati nella prima fase e la durata della stessa fase. Secondo il rapporto, il Qatar ha continuato a fare pressione su Hamas affinché accettasse l'accordo così come era stato proposto, dopo che il gruppo aveva risposto con una versione modificata che includeva richieste che gli Stati Uniti avevano definito non realizzabili.
Nel frattempo, la guerra continua e fonti israeliane hanno dichiarato di avere ucciso il comandante della brigata Nukhba che avrebbe comandato l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, Ahmed Hassan Salameh a-Swarkeh.
Gli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre ancora in vita a Gaza potrebbero essere solo 50, un numero inferiore rispetto a ciò che sembra ritenere Israele. Lo hanno riferito al Wall Street Journal mediatori dei negoziati e un funzionario americano che ha familiarità con le informazioni che hanno gli Stati Uniti. Questa stima, che si basa in parte anche su dati dell'intelligence israeliana, è che 66 persone tenute in cattività nella Striscia potrebbero essere morte, ossia 25 in più di quanto Israele ha valutato pubblicamente. Attesa per l'incontro tra Sullivan e i consiglieri di Netanyahu
Il consigliere per la nicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, vedrà nelle prossime ore il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dremer, e il consigliere per la Sicurezza nazionale, Tzachi Hanegbi. Lo riferisce Kan News, come riporta il Jerusalem Post. Anche il Times of Israel riporta la notizia, confermata alla testata da un portavoce della Casa Bianca dopo gli attriti provocati dalle dichiarazioni del premier Benjamin Netanyahu che domenica in un video in lingua inglese ha definito "inconcepibile" il fatto che negli ultimi mesi l'Amministrazione Usa abbia bloccato "armi e munizioni per Israele".
In Cisgiordania è in corso uno scambio di colpi tra soldati dell'Idf e uomini armati nella città di Jenin, in Cisgiordania, dopo che forze dell'esercito israeliane vi sono entrate questa mattina.
A Rafah, oltre il 70% delle infrastrutture è stato distrutto a causa delle operazioni militari israeliane. Lo ha dichiarato il sindaco della città. Il sindaco ha inoltre affermato che l'esercito israeliano sta distruggendo sistematicamente i quartieri residenziali e i campi profughi della città e dei sobborghi.
Intanto, a Gaza manca cibo, acqua e latte per bambini. La crisi umanitaria nel sud di Gaza sta "rapidamente peggiorando" per decine di migliaia di sfollati stipati in un'area lungo la costa in mezzo al "calore estivo ardente" e dove "il conflitto attivo e l'illegalità" rendono quasi impossibile per gli operatori umanitari far fronte alle necessità e ai bisogni crescenti". È quanto si legge nell'ultimo rapporto sulla situazione a Gaza dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha).
L'agenzia ONU riferisce inoltre che nei campi per sfollati nella zona centrale e meridionale di Gaza, l'accesso all'acqua è estremamente scarso e vi è una grave carenza di cibo, nonché di latte e latte artificiale per i bambini. "Molte famiglie riferiscono di consumare un solo pasto al giorno, e alcune di consumarne uno ogni due o tre giorni", afferma il rapporto.
I vincoli imposti da Israele continuano a "minare gravemente la fornitura di assistenza e servizi umanitari essenziali in tutta Gaza, compresa la fornitura di cibo e assistenza nutrizionale, assistenza medica, protezione e sostegno per l'alloggio, e servizi idrici, igienico-sanitari a centinaia di persone. migliaia di persone", aggiunge il rapporto dell'Unocha.
L'emittente araba al Jazeera comunica che almeno 2 persone sono state uccise e altre 12 sono rimaste ferite da un bombardamento israeliano che stanotte ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.
Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre scorso è di almeno 37.396 morti e 85.523 feriti, secondo i dati del ministero della Sanità locale gestito da Hamas.
Il corrispondente di Al Jazeera e l'agenzia di stampa Reuters comunicano che almeno 9 persone sono state uccise da bombe israeliane che hanno colpito un gruppo di persone vicino al valico di Kerem Shalom, a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Almeno 30 persone sono rimaste ferite nell'attacco e le telecamere hanno catturato l'arrivo di decine di feriti all'ospedale europeo nel sud di Gaza, che è già fortemente sovraffollato. Reuters, citando fonti mediche, riferisce che le vittime sono state colpite mentre aspettavano l'arrivo di camion dei soccorsi attraverso il valico.
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