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Qatar - Il Padiglione alla Biennale Architettura 2025

Immagine del redattore: Patrizia BoiPatrizia Boi
"Community Centre" dell'architetta pakistana Yasmeen Lari
"Community Centre" dell'architetta pakistana Yasmeen Lari

Patrizia Boi (Assadakah News) - La partecipazione del Qatar alla 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con il padiglione "Beyti Beytak. My Home is Your Home. La mia casa è la tua casa" segna un momento significativo nel dialogo culturale tra il Qatar e il mondo occidentale. Questa esposizione non è solo una vetrina dell'architettura e del design del Medio Oriente, del Nord Africa e dell'Asia meridionale (MENASA), ma anche un ponte per la comprensione reciproca.


A partire da maggio 2025, il padiglione del Qatar entrerà ufficialmente nel panorama della Biennale Architettura, avviando un dialogo con le più influenti realtà architettoniche internazionali. Questo traguardo è reso possibile anche dal Protocollo di collaborazione siglato tra Qatar Museums e il Comune di Venezia nel giugno 2024, volto a intensificare le relazioni culturali tra le due istituzioni.


Ricordiamo che il Qatar ha donato Cinquanta milioni di euro al Comune di Venezia «per soddisfare le pressanti esigenze della Città nella gestione di un patrimonio unico ed estremamente complesso, che trascende i confini e rappresenta un tesoro per l’umanità».


Questo il patto è stato siglato il 24 luglio 2024 dall’Emirato del Qatar, un mese dopo l’accordo di collaborazione con l’amministrazione veneziana. Con la proposta di creare (e quindi costruire) un proprio padiglione nazionale ai Giardini della Biennale.


Il Qatar diventa, di fatto, il secondo Paese arabo dopo l’Egitto a essere presente nei giardini napoleonici di Castello durante le biennali d’arte e d’architettura. «Il padiglione», sosteneva allora il Comune, «garantirà che le voci arabe siano rappresentate tra le nazioni presenti nei Giardini, come estensione del lavoro di Qatar Museums negli ultimi due decenni per elevare i creativi arabi al dialogo internazionale».

Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani, commissario del Padiglione del Qatar e presidente di Qatar Museums
Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani, commissario del Padiglione del Qatar e presidente di Qatar Museums

Finalmente la proposta è diventata realtà e Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani, Presidente di Qatar Museums e Commissaria del padiglione, ha evidenziato il valore di questa partecipazione per il paese:



«La Biennale di Venezia è  il più prestigioso evento al mondo nel campo dell’arte e dell’architettura, e i Giardini rappresentano il paesaggio storico in cui straordinari padiglioni si ergono come ambasciatori delle loro nazioni. Il Qatar è orgoglioso di entrare a far parte di questo gruppo internazionale, consolidando il proprio ruolo di leader globale nella diplomazia culturale e offrendo una piattaforma senza precedenti ai talenti creativi del nostro Paese, così come a quelli di Medio Oriente, Nord Africa e Asia meridionale».


Anche Pietrangelo Buttafuoco, Presidente della Biennale di Venezia, ha accolto con entusiasmo l’ingresso del Qatar, sottolineando la vocazione cosmopolita della città lagunare:


«Venezia è l’unica città europea ad avere, sin dall’anno mille, un nome in arabo, Bunduqiyyah, a dimostrazione del ricco incrocio di lingue ed etnie che qui hanno sempre trovato accoglienza. Nello spirito della curiosità, dell’esplorazione e dei sinceri scambi tra popoli che caratterizzano Venezia e la sua Biennale, desidero dare il benvenuto al Qatar nei nostri Giardini, come potente fonte globale di creatività e comprensione tra diverse culture».


Un dialogo attraverso l'architettura

Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani, commissario del Padiglione del Qatar e presidente di Qatar Museums
Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani, commissario del Padiglione del Qatar e presidente di Qatar Museums

"Beyti Beytak" esplora le forme dell'ospitalità, un valore fondamentale nella cultura araba, attraverso l'architettura e i paesaggi urbani. La mostra indaga come l'architettura moderna e contemporanea risponda alle esigenze della comunità, reinterpretando il senso di appartenenza.


«Questa mostra, non solo mette in luce il grande contributo degli architetti della regione Menasa all'architettura globale, ma riflette anche i nostri valori condivisi di ospitalità, comunità e appartenenza», ha dichiarato Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani.


Artisti e architetti in mostra

Il valore dell'accoglienza: "Community Centre" dell'architetta pakistana Yasmeen Lari
Il valore dell'accoglienza: "Community Centre" dell'architetta pakistana Yasmeen Lari

Il progetto espositivo del Qatar si sviluppa in due sedi distinte: il Padiglione ai Giardini e ACP-Palazzo Franchetti. In quest’ultimo spazio, la mostra Beyti Beytak offrirà una panoramica su oltre trenta architetti moderni e contemporanei provenienti dalla regione MENASA, alcuni dei quali esporranno per la prima volta a Venezia.


Tra i grandi maestri pionieri dell'architettura moderna presenti in mostra spiccano Abdel Wahed el Wakil (Egitto), Minnette de Silva (Sri Lanka), Nayyar Ali Dada (Pakistan) e Raj Rewal (India).


Il loro lavoro dialogherà con quello di importanti progettisti contemporanei, tra cui Abeer Seikaly (Giordania), Daaz Studio (Iran), Liz Diller (USA), Marina Tabassum e Nabil Haque (Bangladesh), Meriem Shabani (Iran), Sameep Padora e Vastu Shilpa (India) e Sumaya Dabbagh (UAE).

Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani e la sezione speciale dedicata all'architetto egiziano Hassan Fathy


Una sezione speciale è dedicata all'architetto egiziano Hassan Fathy, il cui lavoro ha ispirato un approccio socialmente consapevole all'architettura vernacolare.


All'interno dei Giardini della Biennale, l'installazione temporanea "Community Centre" dell'architetta pakistana Yasmeen Lari dimostra il potenziale delle tecniche costruttive sostenibili. Utilizzando il bambù e materiali locali, il progetto riflette la capacità dell'architettura di rispondere alle emergenze abitative con soluzioni efficienti e accessibili.


L'importanza per il Qatar

Il Qatar Museum: riflessi sull'acqua
Il Qatar Museum: riflessi sull'acqua

La partecipazione del Qatar alla Biennale di Venezia rappresenta un'opportunità unica per il paese di presentare la propria visione culturale al mondo.


«Mentre continuiamo a dare forma ad un panorama culturale di dialogo e scambio, questa esposizione rappresenta una testimonianza del ruolo del Qatar nel promuovere la diplomazia culturale e favorire una comprensione più profonda del nostro diversificato patrimonio architettonico», ha affermato Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani.


Il curatore Aurélien Lemonier, responsabile di Architettura, Design e Giardini dell'Art Mill Museum, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa:


«Beyti Beytak testimonia la ricchezza del patrimonio architettonico della regione Menasa e mette in evidenza l'eterogeneità e la creatività dei designer e degli architetti del mondo arabo e dei paesi del Sud globale».


Un'esperienza immersiva

Palazzo Cavalli-Franchetti Venezia facciata - Di Didier Descouens
Palazzo Cavalli-Franchetti Venezia facciata - Di Didier Descouens

L'allestimento della mostra mette in dialogo l'atmosfera di Palazzo Franchetti con installazioni che creano nuove modalità e differenti scale di fruizione e che riflettono il processo creativo dei lavori di architettura in mostra. Strutture appositamente progettate consentiranno di porre in relazione la mostra con l'architettura storica del Palazzo, presentando allo stesso tempo i lavori degli architetti e i loro progetti in modo dinamico e interattivo.


La mostra si articola dunque in due sedi:


Giardini della Biennale, con l'installazione temporanea "Community Centre" di Yasmeen Lari


Acp-Palazzo Franchetti, dove saranno esposti disegni, fotografie, modelli e documentazione d'archivio.


Il Community Centre (2024) di Yasmeen Lari è stato commissionato dal futuro Art Mill Museum ed è stato recentemente presentato al National Museum of Qatar nell'ambito della mostra di riferimento Manzar: Arte e architettura dal Pakistan degli anni '40 a oggi.


Il comitato scientifico di Beyti Beytak è composto da Catherine Grenier, Ibrahim Jaidah, Yasmeen Lari, Hafid Rakem e Raj Rewal. I dettagli relativi alla costruzione del Padiglione permanente del Qatar nei Giardini della Biennale, incluso l'architetto e le tempistiche del progetto, saranno annunciati successivamente.


L'allestimento, curato da Sean Anderson, professore associato alla Cornell University, e dal duo di architetti Cookies (Federico Martelli e Clément Périssé), pone in dialogo l'atmosfera storica di Palazzo Franchetti con installazioni che permettono nuove modalità di fruizione dell'architettura esposta.


Qatar Museums, faro della cultura nel Paese, celebra quest’anno il suo ventesimo anniversario, intrecciando arte e creatività in un tessuto di musei, festival e iniziative visionarie. Con progetti come l’Art Mill Museum e il Lusail Museum all’orizzonte, il Qatar continua a consolidarsi come crocevia culturale di respiro globale.


Nel cuore di Venezia, la 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale, affidata alla curatela di Carlo Ratti, aprirà le sue porte dal 10 maggio al 23 novembre 2025, riaffermandosi come palcoscenico d’eccellenza per l’innovazione e il dialogo tra le forme dello spazio e dello spirito.


Un futuro padiglione permanente

Un futuro padiglione permanente
Un futuro padiglione permanente

Il Qatar ha annunciato la costruzione di un padiglione nazionale permanente ai Giardini della Biennale, rafforzando ulteriormente la sua presenza nel panorama culturale internazionale. I dettagli del progetto saranno comunicati prossimamente, ma la decisione conferma l'impegno del Qatar nel favorire un dialogo continuo tra la propria tradizione architettonica e la scena internazionale.


La partecipazione del Qatar alla Biennale di Venezia con "Beyti Beytak" è un'occasione preziosa per il dialogo interculturale. La mostra offre uno sguardo approfondito sull'architettura e sul design della regione MENASA, promuovendo la comprensione reciproca e rafforzando i legami culturali tra il Qatar e il mondo occidentale. In un'epoca di trasformazioni globali, l'architettura diventa strumento di connessione, memoria e innovazione.

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