Assadakah News Agency - Sono stati definiti positivi gli incontri di Doha, fra le famiglie degli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas a Gaza, malgrado nel corso dei colloqui il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, non abbia nascosto le difficoltà emerse nelle trattative a seguito dell'uccisione martedì a Beirut del numero due dell'ufficio politico di Hamas a Gaza, Saleh al-Arouri e di altri alti esponenti del movimento in un attacco considerato opera di Israele.
Erano sei le famiglie giunte a Doha, in un viaggio necessario perché il congelamento dei negoziati seguito all'assassinio di Saleh Al-Arouri ha raffreddato i negoziati. Le famiglie hanno incontrato il primo ministro del Qatar, che ha ascoltato il loro punto di vista. Il messaggio chiave che è che un cessate il fuoco sarebbe di estremo aiuto nell'avanzamento dei negoziati per il rilascio di tutti, con il fondamentale contributo del governo del Qatar, profondamente impegnato nelle trattative per quella che è definita una missione della massima importanza umanitaria.
Hamas ha ripetuto pubblicamente che non intende rilasciarne altri, oltre ai 105 liberati nel quadro dell'accordo di novembre, a meno che Israele non metta fine completamente al conflitto. Altre speranze sono risposte negli incontri che il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, a avuto nel viaggio appena concluso in Medio Oriente.
Le famiglie hanno incontrato anche il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi, che rappresenta il Qatar nei negoziati.
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