Assadakah Roma News – Si è aperta, come da programma, la conferenza che inaugura la XVa Edizione del Premio Internazionale Giornalistico-Letterario “Marzani”, a San Giorgio del Sannio. A dare avvio ai lavori, il presidente della Associazione Campania Europa Mediterraneo, Enzo Parziale che, come in precedenza, anche quest’anno è fra i principali organizzatori e promotori della manifestazione, insieme alla Associazione Italo-Araba Assadakah: “Ringrazio tutti gli illustri ospiti, fra cui il giornalista Talal Khrais, della Stampa Estera corrispondente della NNA di Beirut per l’Italia e il Vaticano, nonché fondatore e rappresentante della Associazione Italo-Araba Assadakah, che ha sviluppato, con altri giornalisti, quella che oggi è una efficientissima agenzia stampa e informazione, che copre i Paesi del Medio Oriente e anche Italia ed Europa, con un grande contributo all’odierno sistema dell’informazione, grazie alla redazione affidata al direttore Roberto Roggero, che riunisce corrispondenti e inviati da vari Paesi arabi e altri di interesse internazionale. Con noi oggi anche il professor Francesco Saverio Coppola, anch’egli giornalista che si occupa di analisi di questioni internazionali ed è attento osservatore delle dinamiche geopolitiche attuali.
Ringrazio inoltre la signora Zakia Seddiky, moglie dell’ambasciatore Luca Attanasio, tragicamente scomparso in Congo nell’aprile dello scorso anno, e fondatrice della Ong “Mama Sofia”, che si occupa di bambini in condizioni di povertà e svolge un’attività estremamente importante, della quale avremo occasione di parlare più approfonditamente nella cerimonia di premiazione di domani.
Il punto focale del dibattito è quindi la guerra in Europa, che oggi stiamo affrontando dopo che il nostro continente ha già attraversato un periodo drammatico con la guerra nella ex Jugoslavia. Un evento che tutti credevamo ormai lontano nel passato, e che oggi si ripropone con prepotenza, dopo che abbiamo compiuto, e compiamo attualmente, notevoli sforzi per diffondere la cultura della pace. Una guerra, quella di oggi, che tuttavia non deve sorprendere, perché non è scoppiata improvvisamente il 24 febbraio 2022, ma era in gestazione da molti anni, almeno dal 2014, con le aspirazioni indipendentiste del Donbass, evidente sottovalutate, volutamente o meno, dalla comunità internazionale.
L’attualità della guerra in Ucraina, come è ben noto, sta avendo conseguenze funeste per molti Paesi, non solo europei, sul piano economico, energetico, delle forniture alimentari destinate soprattutto ai Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, che già vivono condizioni problematiche di sviluppo sociale ed economico, come può ben testimoniare Abdul Nasser Abul Aoun, giornalista arrivato da Gaza dopo diverse vicissitudini, fra cui oltre una trentina di posti di blocco, solo per uscire dai Territori Palestinesi occupati”.
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