top of page
rroggero5

Piombino – Il rigassificatore, una bomba a orologeria

Talal Khrais (NNA Beirut) - Il rigassificatore di Piombino, vera e propria bomba a tempo, e rabbia della popolazione. Questi i temi della Conferenza nella Sede della Stampa Estera. Il governo italiano ha programmato di ridurre il consumo di gas del 15% (pari a 8,2 miliardi di metri cubi) nel periodo agosto 2022-marzo 2023 rispetto al consumo medio dello stesso periodo del quinquennio precedente, escludendo dal piano risparmi il settore industriale.

L'obiettivo di riduzione della domanda di gas indicato dal governo, pure impegnativo, sembra dunque raggiungibile, sebbene i rischi rimangano elevati: inverno più rigido della media, approvvigionamenti alternativi non realizzati (inclusa la nave-rigassificatrice di Piombino), sviluppi geopolitici, strategie a livello europeo. E' quanto emerge dal report "La crisi del gas tra presente e futuro: il ruolo della riduzione della domanda per superare possibili shock dell'offerta", realizzato nell'ambito del progetto di ricerca Monitor Fase 4, frutto della collaborazione tra Area Studi Legacoop e Prometeia.

"Il rigassificatore di Piombino è un problema in quanto è una città già schiava di alcune servitù come quella dell'acciaio da decenni. Il problema è anche il non voler dalla dipendenza energetica dei combustibili fossili. Se infrastrutturi, allunghi la fase di transizione e non l'abbrevi verso le rinnovabili. In Italia manca una fase di dibattito pubblico che dovrebbe precedere queste grandi opere perché vengono messe sotto l'idea della sicurezza nazionale". Lo ha dichiarato il geologo Mario Tozzi a Nationale News Agency ANN nella conferenza stampa per la presentazione del video. “L'Italia oltre la legge" del giornalista Max Civili che si è tenuta nella sede della Stampa Estera a Roma.

Il 18 ottobre nella sede dell'Associazione Stampa Estera in Italia, a Roma, si é presentato il video reportage "Il Metodo Piombino - L'Italia oltre la legge" del giornalista Max Civili. sono intervenuti il geologo Mario Tozzi, il giornalista Stefano Tamburini ed Alessandro Dervishi, chirurgo ed attivista per il no al rigassificatore nel porto della località toscana. Il documentario - coprodotto con il supporto di cittadini della Val di Cornia, Piombino e dell'Elba – verrà presentato anche a Piombino, al Centro Giovani. "Questa non è solo la storia di un rigassificatore che vogliono piazzare per caso e al più presto in un piccolo porto, inadatto a ospitarlo perché le case sono vicine, perché ci sono oltre cento corse di traghetti che gli passerebbero a pochi metri con gravi rischi di collisione, perché in quel porto possono esserci altri incidenti (incendi, esplosioni) - si legge nella presentazione.

Non solo perché ci sono aziende che coltiva no pesce e molluschi in prossimità della nave rigassificatrice che scaricherebbe in mare ogni giorno tonnellate di acqua fredda ed ettolitri di varechina. Non solo perché quelle aziende danno lavoro a centinaia di persone e rappresentano il primo polo del settore in Italia.

Il reportage sul discusso progetto: "E' la prova generale di un metodo: se passa, sarà più facile fare interventi contro il parere dei cittadini". "Se il commissario straordinario per il rigassificatore Eugenio Giani firmerà l'autorizzazione chiederemo al consiglio comunale di Piombino di approvare un ordine del giorno che preveda il ricordo al Tar contro l'opera. Se Giani firma, per noi il ricorso è dovuto". Lo ha spiegato Francesca Marino portavoce del comitato Liberi insieme per la salute, uno dei quattro contro il rigassificatore. Gli altri sono Comitato Salute pubblica, La Piazza e Gazebo 8 giugno e insieme hanno fatto una conferenza stampa stamani davanti all'area in cui Snam ha depositato i primi materiali per l'opera. "Vogliamo fare il punto sulle prossime iniziative - ha detto Marino - il 20 ci sarà la grande manifestazione a Piombino, alla quale abbiamo invitato anche Gianluigi Paragone che ha accettato e parlerà dal palco e poi il presidio davanti alla sede della Regione Toscana i l 21 ottobre, a partire dalle ore 10, in occasione dell'ultima riunione della conferenza dei servizi". La Cgil di Livorno annuncia "la volontà di sciopero per tutti i comparti della Val di Cornia".

La Cgil è in attesa di ricevere una convocazione da parte del presidente della Toscana e commissario straordinario per l'opera, Eugenio Giani, per chiarire questi punti, altrimenti il sindacato è pronto a fissare la data dello sciopero. "Noi non siamo contro i rigassificatori in questa fase di transizione energetica - spiega Fabrizio Zannotti, segretario Cgil Livorno – noi abbiamo una serie di perplessità che abbiamo illustrato sia a Snam che a Giani. Attendiamo in queste ore una convocazione da parte di Giani per chiarire alcuni aspetti tecnici. La cosa che ci preoccupa di più, e su cui saremo intransigenti, è l'operatività del porto di Piombino, non possiamo permettere che si blocchino le attività del porto. Bisogna capire se, considerato il raggio di rischio del rigassificatore, la Capitaneria di porto, l'Autorità di sistema e i Vigili del fuoco permetteranno l'attracco di lavoratori esterni, legati alle acciaierie e alla Pim, all'interno dell'ipotetico raggio di esplosione". "Aspettiamo un incontro con Giani prima della conferenza dei servizi - conclude Zannotti - per capire se i nostri timori sono fondati".

Comments


bottom of page