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Palestina – Serve l’azione della Corte Penale Internazionale

(a cura dell’ambasciata di Palestina in Italia) - L’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato alla fine di dicembre una risoluzione che chiede alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ), il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, di esprimere un parere sulle conseguenze legali dell’occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele. La risoluzione è passata con 87 voti favorevoli, 26 contrari e 53 astenuti. Israele, Stati Uniti e altri 24 Stati – tra cui Italia, Regno Unito e Germania – hanno votato contro, mentre la Francia si è astenuta, così come tutti i Paesi scandinavi.

Il testo della risoluzione era stato condannato dall’inviato israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ancor prima della votazione. “Nessun organismo internazionale può decidere che il popolo ebraico sia ‘occupante’ nella propria patria. Qualsiasi decisione di un organo giudiziario che riceva il suo mandato dalle Nazioni Unite, moralmente fallite e politicizzate, è completamente illegittima”, aveva affermato Erdan. “È giunto il momento per Israele di sottomettersi alla legge e di assumersi le responsabilità dei crimini che commette contro il nostro popolo”, ha dichiarato invece Nabil Abu Rudeineh, Portavoce del Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas. L’Ambasciatore palestinese alle Nazioni Unite, Riyad Mansour, da parte sua, ha fatto notare che il voto è arrivato il giorno dopo il giuramento del nuovo governo israeliano, guidato dal leader conservatore Benjamin Netanyahu. Sebbene la Corte Internazionale di Giustizia non abbia il potere di far rispettare le risoluzioni dell’ONU, i leader palestinesi hanno accolto con favore questa risoluzione, che richiede il parere consultivo della Corte sulle conseguenze legali “dell’occupazione, degli insediamenti e delle annessioni da parte di Israele (…), comprese le misure volte ad alterare la composizione demografica, il carattere e lo status della Città Santa di Gerusalemme”. L’ultima volta che la Corte si è pronunciata sull’occupazione israeliana della Palestina risale al 2004: allora i giudici stabilirono che il Muro dell’Apartheid eretto da Israele era illegale, con una sentenza respinta da Israele in quanto “politicamente motivata”. Adesso più che mai, è necessario che questa Corte si esprima, facendo sentire ai palestinesi la propria vicinanza, in un momento in cui le forze di occupazione, oltre ad infierire quotidianamente su un intero popolo, tentano in tutti i modi di isolarlo dal resto del mondo, come ha recentemente denunciato Human Rights Watch sulla base di un’ordinanza israeliana che rende molto difficile l’ingresso degli stranieri in Palestina.

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