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Palestina - Cinema tutto al femminile




Maddalena Celano (Assadakah News) - Cinema, Resistenza e Rinascita: Il Gaza Women’s Film Festival dà Voce alle Donne Palestinesi.
In un mondo dove il rumore delle bombe tenta di soffocare la voce delle donne, a Gaza si accende una luce di speranza e creatività: nasce il Gaza International Women’s Film Festival, un progetto straordinario che intreccia arte, resistenza e autodeterminazione femminile nel cuore di una delle zone più martoriate del pianeta.

In mezzo alla devastazione provocata dall’assedio israeliano, un gruppo di donne palestinesi si fa spazio nel buio per raccontare le proprie storie. Lo fa attraverso il cinema, con un programma di formazione intensiva in sceneggiatura e regia che coinvolgerà 20 giovani donne. L’obiettivo? Realizzare 5 cortometraggi che riflettano le loro visioni, esperienze e sogni – un atto radicale di resilienza culturale e affermazione politica.

Il progetto, che prevede 120 ore di formazione, è sostenuto da importanti realtà impegnate nella promozione della cultura e dell’arte. Si tratta di un’iniziativa che non solo forma tecnicamente, ma che restituisce spazio all’immaginazione e alla narrazione in prima persona. Non è un dettaglio: in un contesto coloniale e patriarcale, in cui le donne sono ridotte al silenzio, poter prendere in mano una telecamera diventa un atto di ribellione.

Oltre alla formazione in presenza, sono previsti incontri online con registe e registi del mondo arabo e occidentale, per creare un ponte tra Gaza e il resto del mondo. È un modo per rompere l’isolamento imposto dalla guerra, ma anche per costruire reti solidali e condividere pratiche artistiche emancipatrici.


🔗 Per info ufficiali sul progetto: Gaza Women’s Film Festival – comunicazione ufficiale

🔗 Campagna di raccolta fondi: https://gofund.me/953596a7





Cinema come Atto Politico


Questo festival non è solo un evento culturale. È un atto politico di resistenza femminista e anti-coloniale. Le donne coinvolte non chiedono la pietà del mondo: chiedono l’ascolto, la solidarietà, il diritto a vivere e a creare. Rivendicano uno spazio che la guerra e l’occupazione tentano di negare ogni giorno.

In una Palestina dilaniata, il corpo femminile è spesso bersaglio duplice: della violenza militare e della repressione patriarcale. Per questo, l’accesso delle donne alla produzione cinematografica non è neutro. È un’affermazione del diritto a narrare sé stesse, a rifiutare la rappresentazione imposta da altri, a denunciare, ma anche a sognare futuri liberati.

Come ha affermato il fondatore del festival, il dottor Ezzaldeen Shalh, "tutto questo ci aiuta a rispondere alla morte con la vita". E non ci potrebbe essere slogan più potente per un progetto che fa del cinema un’arma di costruzione, in un contesto dove ogni costruzione è una forma di rivoluzione.





Una Solidarietà Internazionale al Femminile


Il festival è sostenuto da una rete internazionale di attiviste, registe, curatrici e realtà culturali solidali, tra cui Cultura è Libertà e numerose figure del cinema militante europeo e arabo. È stato attivato un crowdfunding per sostenere economicamente l’iniziativa, accessibile al link: https://gofund.me/953596a7.


Ogni contributo è un gesto concreto di sorellanza e solidarietà.

🔗 Cultura è Libertà – Una Rete di Donne per la Palestina: https://www.culturaeliberta.org

🔗 AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico: http://www.aamod.it

🔗 Al-Film Berlin – Palestinian Film Platform: https://www.alfilm.berlin


In un’epoca in cui le immagini sono spesso usate per disumanizzare e manipolare, queste giovani donne palestinesi si riappropriano dello sguardo, della parola, della storia.

Il Gaza Women’s Film Festival non è solo un evento. È una dichiarazione. È una rivoluzione silenziosa che grida: "Noi ci siamo. Noi resistiamo. Noi raccontiamo."




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