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Immagine del redattoreroberto roggero

Palermo, moneta romana con effigie di Athena. Venezia, esposizione di 850 artisti



Talal Khrais - La pandemia ci ha privato di molte belle cose, tra cui la serenità con cui guardiamo al domani, ma ci ha dato anche la possibilità di approfondire tante cose, arricchendo i nostri sogni, perché la ricerca archeologica e scientifica non si è fermata. Oggi che la situazione si è migliorata ci sono tante belle iniziative che ci fanno dimenticare i tristi momenti.

"Il futuro è nostro: le opere saranno esibite in spazi espositivi di assoluto rilievo, uno tra tutti il Padiglione Venezia, dove saranno esposte le opere vincitrici". Così il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, si rivolge ai giovani artisti vincitori del concorso “Artefici del nostro tempo”, premiati la settimana scorsa con una cerimonia in videoconferenza dalla smart control room del Tronchetto. "Voglio ricordare anche l'esposizione che sarà allestita dalla Fondazione Bevilacqua la Masa, in piazza San Marco, e quella ospitata a Forte Marghera, oggi luogo d'incontro per molti giovani", prosegue Brugnaro, sottolineando che a questa edizione del concorso, organizzato dal Comune di Venezia, si sono iscritti ben 858 artisti, "un dato che testimonia l'interesse crescente per l'iniziativa, ma che dimostra anche quanti ragazzi abbiano voglia di mettersi in gioco con le proprie idee e con la propria sensibilità". Tra questi, anche artisti da altri Paesi come Francia, I nghilterra, Belgio, Armenia, Cina, Colombia e Messico. "Le vostre opere rappresentano la Cultura (con la “C” maiuscola), avete dato vita a una bella esperienza multiculturale che fa onore a voi e alla città", conclude il sindaco.

I vincitori, selezionati da apposite giurie e premiati da il commissario al Padiglione Venezia della Biennale Maurizio Carlin, Elisabetta Barisoni responsabile della Galleria di Ca' Pesaro e Giovanna Zabotti, curatrice del Padiglione Venezia, sono in tutto nove, per otto diverse categorie di gara.

Alessandro Ragazzo ha vinto la categoria artistica Videoclip con l'opera 'Domani'; Wang Jingyun, cinese residente a Mestre, si è aggiudicato il primo posto per la Poesia Visiva, con l'opera 'Faculà ; Anne Me'rienne, francese di Saint Malo, ha vinto la sezione Vetro con il bozzetto 'Uno alla volta', e la sua opera sarà ora realizzata dal maestro vetraio Eros Raffael, professore alla scuola del vetro Abate Zanetti; Lorenza Iacobini di Roma ha vinto il primo premio per la sezione Pittura con 'Cieli Sereni'; Greta Pettinari di Pontedera si e' aggiudicata quello per la Fotografia con l'opera 'Il catalogo delle identità; Francesca Melina di Biella ha vinto per la Street Art con 'L'identità degli indiscernibili - un autoritratto'; Fabiola Sangineto, originaria di Lamezia Terme, si è aggiudicata il primo premio per la sezione Fumetto e Illustrazione con l'opera 'Le stanze del tempo ritrovato'; la milanese Sofia Romano, componente del collettivo Z5 insieme ad Andrea Zanin, é prima nella sezione Vetro Realizzato con l'opera '(5)4(1)23(8)2'.

Le opere dei vincitori saranno esposte al Padiglione Venezia alla Biennale; l'Istituzione Bevilacqua la Masa ospiterà, a partire dal 18 giugno, la collettiva degli artisti che si sono classificati tra il secondo e il decimo posto per tutte le categorie; la Fondazione Forte Marghera, nel padiglione 29, accoglierà la Street art dal 18 giugno e riproporrà poi la collettiva a settembre; la Galleria d'Arte Moderna Ca' Pesaro ospiterà alcune opere nelle proprie collezioni.

A Palermo una moneta romana in bronzo con la testa di Athena o Ares rivolta a destra sul diritto e una Triscele con la gorgone e spighe di grano tra ogni gamba, al rovescio, è stata ritrovata nel corso degli scavi per il raddoppio ferroviario Palermo-Catania, nella tratta Caltanissetta -Xirbi-Lercara. La moneta, rivenuta in uno degli ambienti della residenza romana del I secolo d.C. recentemente portata in luce negli scavi che stanno interessando il territorio di Vallelunga Pratameno, è stata coniata dalla zecca di Panormos, di cui riporta sul diritto la legenda, e si può datare ad un momento successivo alla I guerra punica, quando la Sicilia diventò provincia romana (post 241 a.C.). "Gli scavi in corso a Vallelunga Pratameno - sottolinea l'assessore dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samona' - continuano a riservarci interessantissime sorprese che confermano l'alto valore storico e archeologico della villa appena scoperta. La rara moneta ritrovata che per gli archeologi ha un alto valore di testimonianza storica, ci da' solo l'idea di quello che questo sito potrà regalarci.


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