Assadakah Roma News – Proseguono, a Paestum, i lavori della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (MEAT, Mediterranean Exchange of Archaeological Tourmism), giunta alla 24a Edizione.
Assadakah ha incontrato alcuni fra gli espositori e gli ospiti della manifestazione, che sta registrando un inaspettato successo, fra cui Girius Kamsieh, portavoce del Ministero del Turismo palestinese, e Souheil Chaabani, responsabile dell’Ente Turismo tunisino in Italia.
Talal Khrais, responsabile relazioni internazionali di Assadakah, ha incontrato Girius Kamsieh:
Quali sono le sue impressioni circa il fatto che per la prima volta la Palestina è stata ufficialmente invitata alla manifestazione?
“…Si, per la prima volta la Palestina è stata invitata a questo importantissimo evento, ed è un segno fondamentale dell’importanza dell’eredità culturale, storica e archeologica che la Palestina offre al mondo. Viviamo una situazione difficile, a causa delle continue tensioni con Israele, ma abbiamo fatto un grande lavoro per la promozione e la valorizzazione della nostra cultura. Abbiamo un retaggio storico e culturale di prim’ordine, anzitutto per quanto riguarda i Luoghi Santi che accomunano le nostre origini culturali, e che stanno registrando un notevole aumento di visitatori, prima di tutto siti di interesse come Betlemme, Jericho, Gerusalemme, Nablus, Hebron. L’impegno del nostro Ministero del Turismo è davvero estremamente profondo, per poter accogliere visitatori da tutto il mondo, con adeguate infrastrutture e iniziative specifiche. La Palestina aspetta a braccia aperte turisti, studiosi, appassionati, per offrire il meglio del proprio territorio, della propria cultura e della propria storia”.
A MEAT 2022 è presente anche la Tunisia, con la delegazione guidata da Souheil Chaabani:
Quali sono le sue impressioni su questa 24a Edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, e che cosa si aspetta la Tunisia da questa partecipazione?
“La Tunisia è presente da tempo a questa manifestazione, in ragione della propria ricchezza storica, archeologica e culturale. Abbiamo molto da mostrare e da dare ai visitatori, agli studiosi, ai semplici appassionati della materia. Ogni giorno lavoriamo per promuovere tutto questo, perché certo parliamo della Tunisia, ma è un’eredità culturale che comunque è giusto che appartenga a tutti. La Tunisia non è solo mare, spiagge e vacanze al sole, settore comunque estremamente importante, ma ci rendiamo conto che è importante mostrare che la Tunisia è anche cultura, storia, archeologia e altro ancora. Non è certo necessario poi sottolineare che con l’Italia abbiamo un particolare e profondo rapporto di amicizia e cooperazione che risale all’antichità. Tunisi, Cartagine, le vestigia dell’impero romano della Tunisia attendono gli amici italiani e di tutto il resto del mondo…”.
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