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ONU - Premier libanese alla Assemblea Generale

Assadakah News Agency - Il primo ministro ad interim Najib Mikati ha pronunciato la parola del Libano alla 78a Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, in cui ha affermato che "il Libano si trova oggi ad affrontare numerose crisi sovrapposte, in un sistema internazionale indebolito e in un clima regionale pieno di tensioni e sfide che gravano pesantemente sul popolo libanese".

"La prima sfida è il vuoto della presidenza della repubblica e l'impossibilità di eleggere un nuovo presidente per il paese, che ha portato ad un'instabilità istituzionale e politica, ad un inasprimento della crisi economica e finanziaria e al mancato avvio delle riforme e i piani di ripresa economica e finanziaria", ha affermato.

"Aspetto con impazienza che il parlamento libanese eserciti il ​​suo ruolo sovrano eleggendo un presidente della repubblica nel prossimo periodo, un presidente attorno al quale i libanesi si uniranno e che sancirà il ritorno della repubblica attraverso la presidenza della repubblica e le istituzioni costituzionali, oltre al ritorno del Libano al suo ruolo pionieristico, in stretta collaborazione con i nostri fratelli arabi e i nostri amici della comunità internazionale", ha proseguito elogiando il ruolo assunto dal Comitato dei cinque paesi e dall'iniziativa francese volto a raggiungere questo traguardo costituzionale.

Mikati ha anche fatto luce sulle “ondate successive di sfollamenti (siriani)”, avvertendo delle gravi ripercussioni economiche e sociali che minacciano l’esistenza del Libano.

"Sebbene abbiamo già espresso le nostre preoccupazioni in tutte le sedi internazionali, e in questa sede in particolare, la risposta della comunità internazionale a questa tragedia umanitaria è ancora timida e non raggiunge una soluzione efficace e sostenibile. Metto in guardia ancora una volta dalle ripercussioni negative dello sfollamento che non fanno altro che aggravare la crisi in Libano, che non sarà l'unico paese nell'occhio del ciclone. Ribadisco inoltre l'appello a elaborare una tabella di marcia in collaborazione con tutte le parti interessate internazionali, per trovare soluzioni sostenibili alla crisi degli sfollati siriani prima che le sue ripercussioni sfuggano al controllo", ha affermato Mikati, che ha poi annunciato che il Libano ha raggiunto un accordo con l'UNHCR per quanto riguarda lo scambio di dati sui siriani presenti in Libano, sottolineando la volontà di consolidare la cooperazione con le organizzazioni internazionali e dell'ONU.

"La terza sfida", ha conckuso Mikati, "è quella della continua occupazione da parte di Israele di aree dei nostri territori nel sud, e delle sue continue aggressioni e violazioni quotidiane della sovranità libanese", rinnovando l'impegno del Libano nei confronti della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e di tutte le relative delibere.

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