Assadakah News Agency - La Risoluzione, che non è vincolante perché approvata dall'Assemblea e non dal Consiglio di Sicurezza, mira a garantire l'ingresso degli aiuti e a impedire lo sfollamento forzato. Il testo ha ottenuto 120 voti a favore, due dei quali da Francia e Spagna, e 14 contrari (tra cui gli Usa e Israele). Sono stati 45, invece, gli astenuti tra i quali figurano appunto anche Italia, Germania e Regno Unito. Per passare era richiesta la maggioranza dei due terzi di presenti e votanti dei 193 Paesi, gli astenuti non contano. "Oggi è un giorno che passerà alla storia nell'infamia, un giorno buio per l'Onu, che non ha più un briciolo di rilevanza o legittimità", ha tuonato l'ambasciatore israeliano Gilad Erdan.
La Risoluzione era stata ostacolata anche dagli Stati Uniti che avevano più volte segnalato che il testo della bozza non conteneva le parole "Hamas" e "ostaggi". Bocciato, invece, l'emendamento presentato dal Canada con il quale Ottawa voleva aggiungere al testo una condanna diretta dell'attacco dei miliziani, un passaggio difficilmente digeribili dal fronte arabo. "Gli obiettivi di Hamas sono disgustosi. Non c'è giustificazione per il terrorismo, dobbiamo condannare gli atti terroristici di Hamas", è tornata a sottolineare l'ambasciatrice americana al Palazzo di Vetro Linda Thomas-Greenfield durante i lavori, ricordando che "Hamas non si è mai preoccupato della sicurezza o del benessere della gente che dice di rappresentare, per loro i civili palestinesi sono scudi umani".
Mosca: risoluzione Onu è vittoria del buonsenso La risoluzione approvata dall'Onu in merito al conflitto in Medioriente "non è una vittoria di qualche posizione nazionale, è una vittoria del buonsenso, della giustizia e delle considerazioni umanitarie". Lo ha affermato il rappresentante permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya. Lo riporta la Tass. "Ha prevalso la voce del mondo arabo unito e di tutti i membri sensibili della comunità internazionale", ha aggiunto. Secondo Nebenzya ora lui le parti in conflitto devono "ascoltare la risoluzione e fermare la violenza".
"L'Italia si è astenuta" sulla risoluzione Onu per la tregua a Gaza "perché se da un lato riconosce gli sforzi delle parti arabe, questi non sono stati abbastanza per votare a favore. "Manca la condanna inequivocabile degli attacchi di Hamas a Israele, manca il riconoscimento del diritto di difendersi di ogni Stato sotto attacco, in questo caso Israele, e non menziona la richiesta del rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi del 7 ottobre". Lo ha detto l'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente italiano all'Onu.
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