Lorenzo Utile - Mentre l’Unione Europea si conferma nel denigrante ruolo di ignobile vassallaggio, proponendo nuove sanzioni solo contro Hamas ma non contro Israele, la guerra in Medioriente giunge al 64° giorno, e il governo sionista israeliano ringrazia l’ONU e in particolare gli Stati Uniti, che con il veto alla Risoluzione per il cessate-il-fuoco offre l’opportunità di portare avanti i progetti di sterminio. Cosa che sarebbe continuata in ogni caso, dal momento che le Risoluzioni ONU non hanno di fatto potere concreto, in quanto semplici “consigli e suggerimenti” dal punto di vista del diritto internazionale. Nonostante la pressione del segretario generale Antonio Guterres, la Risoluzione che chiedeva anche la protezione dei civili e il rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas, non è passata, e nonostante Hamas avesse precedentemente fatto appello allo stesso Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per chiedere la fine della guerra.
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