Roberto Roggero - L’iniziativa del movimento Houthi dello Yemen di aprire un secondo fronte nel territorio fra Golfo di Aden, Stretto di Bab-el-Mandeb e Mar Rosso, sta assumendo toni sempre più preoccupanti. Il Consiglio di Sicurezza ONU ha fatto appello diretto alle autorità di Sanaa perché cessino gli attacchi alle navi in transito in questo delicatissimo tratto di mare, e vengano adottati i principi della Risoluzione promossa la settimana scorsa, come confermato dal portavoce ONU Stephane Dujarric.
La posizione ONU
La Risoluzione del Consiglio di Sicurezza condanna gli attacchi Houthi, che hanno interrotto una delle principali rotte commerciali del mondo, e aumentato i relativi costi sia per le compagnie di assicurazione che per le stesse società di navigazione, oltre alla questione dal punto di vista delle unità militari.
Il segretario generale ONU, Antonio Guterres, ha parlato con il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian circa la situazione nel Mar Rosso e a Gaza, ribadendo l’appello per evitare qualsiasi ulteriore escalation, attuare la Risoluzione, e avere ribadito la necessità di un maggiore accesso umanitario a Gaza, oltre all'immediato rilascio di tutti gli ostaggi.
L'inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen, Hans Grundberg, ha a sua volta avuto incontri con il consigliere del ministro degli Esteri iraniano, Ali Asghar Khaji, con il quale ha discusso la necessità di mantenere un ambiente favorevole a un dialogo costruttivo, e a sforzi regionali concertati sostenuti per la pace nello Yemen.
Crisi traffico commerciale
La circolazione è sempre più complicata e le conseguenze cominciano a manifestarsi: la compagnia giapponese Nippon Yusen si unirà ad altre importanti società di navigazione nel sospendere le rotte attraverso il Mar Rosso, a causa degli attacchi Houthi alle navi in transito, per garantire la sicurezza degli equipaggi. Anche la Mediterranean Shipping Company (MSC) ha sospeso il transito delle navi attraverso il Mar Rosso, come la francese Cma-Cgm, la danese Maersk, e la tedesca Hapag-Llyod. Si prevede quindi un calo del volume di traffico che, prima della crisi, era equivalente al 12-15% del volume mondiale.
La risposta della coalizione non si è fatta attendere, e la Task Force internazionale è stata immediatamente attivata. L'amministrazione Biden inserisce il movimento Houthi nella Black List delle organizzazioni terroriste, mentre la flotta continua a bombardare le postazioni houthi da dove partono gli attacchi. Unità statunitensi e britanniche da venerdì bombardano l'interno dello Yemen controllato dagli Houthi.
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