Oman - Stile di Vita, Società, Multiculturalismo, Religione
- Patrizia Boi
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Anita Guidi (Assadakah News) - L'Oman, un paese che ha saputo tessere un equilibrio delicato tra la preservazione delle sue antiche tradizioni e l'abbraccio della modernità, si presenta come un mosaico affascinante di culture e stili di vita. Dalla sua ascesa al trono nel 1970, il Sultano Qaboos ha guidato il paese con una politica di apertura graduale, permettendo all'Oman di beneficiare delle influenze esterne senza sacrificare la sua identità nazionale.
La società omanita ha subito trasformazioni significative, ma sempre con un occhio attento alla propria eredità culturale. La modernizzazione ha portato cambiamenti tangibili, come l'accesso all'istruzione e alla medicina avanzata, ma le radici profonde delle tradizioni ancestrali rimangono ben salde. La gente di mezza età che vive fuori da Muscat ricorda ancora i tempi in cui gli spostamenti avvenivano a dorso d'asino e l'istruzione si limitava alla recitazione del Corano sotto un albero. Oggi, pur godendo dei benefici della tecnologia e della medicina moderna, molti omaniti continuano a rispettare le antiche usanze e a mantenere un forte legame con i propri villaggi d'origine.

L'Oman è un crocevia di popoli e culture, risultato di una storia imperiale che ha visto l'incontro di diverse etnie. Le montagne sussurrano storie di antiche carovane e i deserti scintillanti custodiscono segreti millenari, mentre le città moderne pulsano di vita e innovazione. Il tempo sembra scorrere con una grazia antica, pur abbracciando il futuro con una visione chiara.
La storia del Paese, intrisa di commerci marittimi e scambi culturali, ha forgiato un popolo aperto e tollerante, capace di accogliere le diversità senza perdere la propria essenza. Passeggiando per i villaggi, si percepisce un'atmosfera di autenticità, dove le tradizioni si tramandano di generazione in generazione, come un tesoro prezioso. Le case di fango, con i loro cortili interni ombreggiati, raccontano di una vita semplice e armoniosa, legata ai ritmi della natura.

L'Oman si distingue per il suo ricco tessuto multiculturale, frutto di una storia millenaria di scambi e interazioni con popoli provenienti da diverse regioni. Nonostante la popolazione sia prevalentemente araba, il paese ha accolto e integrato comunità provenienti dall'Africa orientale, dall'India e dalla Persia, creando un mosaico di culture e tradizioni unico nel suo genere.
La storia imperiale dell'Oman ha favorito i matrimoni misti e gli scambi culturali, dando vita a una popolazione variegata e multilingue. Alcuni omaniti parlano swahili, retaggio dei legami storici con l'Africa orientale, mentre a Muscat risiede una comunità di commercianti indiani da oltre due secoli. Lungo la costa di Batinah, vivono popolazioni di origine persiana o baluchi, che spesso parlano anche il baluchi o il farsi.
Le montagne del Dhofar ospitano i Jebali, un gruppo etnico con origini antiche e tradizioni uniche. Questi pastori seminomadi - che parlano una lingua orale distinta che oggi è ancora parlata da circa 50.000 persone, il Jibali o Shehri - conservano gelosamente le loro usanze e il loro legame con la terra.

All'estremità opposta del paese, gli abitanti della penisola di Musandam parlano il Khumzari, una lingua che mescola elementi di portoghese, hindi, inglese, arabo e farsi.
Gli omaniti sono profondamente legati alle loro tribù, le cui origini risalgono spesso ai beduini. I nomi tribali, come Al-Nabhani, Al-Nayabi e Al-Balushi, indicano chiaramente l'area di provenienza e le radici familiari. Alcune famiglie, come gli Al-Adris di Wadi Saatan, sono legate a specifici wadi dei monti Hajar, mentre i beduini di Al-Wahaybi si considerano ancora i guardiani delle Sharqiya Sands.
L'appartenenza tribale fornisce un forte senso di identità e appartenenza, creando legami di solidarietà e supporto reciproco. I nomi tribali sono un chiaro indicatore dell'origine e della storia familiare. Le tribù svolgono un ruolo importante nella vita delle comunità locali, sia nelle decisioni politiche che nella risoluzione dei conflitti. Gli anziani tribali sono spesso figure di autorità rispettate, che mediano tra i membri della comunità e rappresentano gli interessi della tribù.

La religione ibadita, una corrente dell'Islam caratterizzata dal suo rigore e dalla sua austerità, è la fede predominante in Oman. Tuttavia, l'Oman si distingue per la sua tolleranza religiosa e la sua apertura al dialogo interreligioso.

L'ibadismo influenza profondamente la vita quotidiana degli omaniti, dalle preghiere quotidiane alle celebrazioni religiose, dai codici di condotta personale ai valori sociali. Le moschee ibadite, con la loro architettura sobria e funzionale, sono luoghi di culto e di aggregazione comunitaria.
L'Oman è un paese che promuove la tolleranza religiosa e la convivenza pacifica tra le diverse fedi. Le comunità cristiane e indù possono praticare liberamente il loro culto, e il governo omanita sostiene il dialogo interreligioso a livello nazionale e internazionale.
Oltre alla religione ufficiale, le credenze popolari e le pratiche spirituali tradizionali continuano a influenzare la vita di molti omaniti. La magia, gli amuleti e le credenze nel malocchio sono ancora presenti, soprattutto nelle aree rurali.
L'Oman ha intrapreso un percorso di modernizzazione che ha portato cambiamenti significativi nella società. L'accesso all'istruzione è migliorato notevolmente, soprattutto per le donne, che hanno acquisito un ruolo sempre più attivo nella vita sociale e professionale.
L'urbanizzazione e la migrazione verso le città hanno portato cambiamenti nelle strutture familiari e nelle comunità locali. Il governo omanita sta cercando di affrontare queste sfide attraverso politiche di sviluppo regionale e sostegno alle comunità rurali.
Come molte società in transizione, l'Oman affronta sfide sociali come l'alcolismo, la tossicodipendenza e i cambiamenti nei valori familiari. Tuttavia, il paese sta cercando di affrontare queste sfide attraverso programmi di prevenzione e sostegno sociale, mantenendo un forte attaccamento ai valori fondanti della propria cultura.

L'Oman, quindi, si rivela un paese in cui la tradizione e la modernità si fondono in un equilibrio dinamico, creando una società ricca di sfumature e contraddizioni, ma sempre profondamente radicata nella sua identità culturale.
Abiti femminili coloratissimi
A differenza di molte nazioni che abbracciano rapidamente la moda occidentale, l'Oman ha scelto di preservare con cura i suoi indumenti tipici. Nonostante qualche concessione alle tendenze contemporanee, come l'uso di pantaloni sotto la veste da parte di alcune donne, l'armonia e la raffinatezza degli abiti tradizionali continuano a stupire i visitatori.
I costumi omaniti sono un riflesso delle varie identità regionali e culturali del paese. Pur mantenendo l'uso di coprire capo, braccia e gambe, l'abbigliamento femminile spazia da lunghe vesti di velluto, caratteristiche del Dhofar, a tuniche nere trasparenti indossate sopra abiti colorati dalle donne beduine, spesso accompagnate da maschere.
Durante le celebrazioni, è consuetudine che amiche e sorelle indossino abiti realizzati con lo stesso tessuto. Pantaloni con orli ricamati in argento, tuniche finemente decorate e veli impreziositi da gioielli d'oro aggiungono splendore alle occasioni speciali.

Gli uomini indossano la dishdasha, una tunica che varia dal bianco delle cerimonie ufficiali ai colori più sobri per il tempo libero, e il kumah, un copricapo di cotone senza tesa, spesso frutto dell'abilità artigianale di una persona cara. Sul luogo di lavoro, il masar, un turbante di pashmina o lana del Kashmir, avvolto secondo l'usanza della regione di provenienza, è un elemento distintivo. Nelle cerimonie, il khanjar, un pugnale ricurvo d'argento, e, per le occasioni più solenni, il bisht, un mantello di seta con bordature dorate, accompagnati da un bastone, completano l'abbigliamento maschile.
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