Oman - Spedizione CAI scopre nuove vie e legami umani
- Patrizia Boi
- 4 apr
- Tempo di lettura: 7 min

Anita Guidi (Assdakah News) - Una spedizione italiana in Oman che ha lasciato il segno, non solo sulle pareti rocciose del Sultanato, ma anche nei cuori dei suoi partecipanti. Il CAI Eagle Team, composto da sei giovani alpinisti, ha portato a termine un'impresa straordinaria, aprendo undici nuove vie e ripetendo alcune salite storiche. Un'avventura che ha messo alla prova le loro capacità tecniche e umane, rafforzando i legami all'interno del gruppo.
Il vero exploit della spedizione è stato il numero di vie aperte, ben undici. Ciascuno dei sei giovani alpinisti ha avuto l'opportunità di lasciare la propria firma su almeno una nuova linea, dimostrando un impegno e una passione che hanno cementato lo spirito di squadra.
Esplorazione e scoperta
Le prime aperture sono avvenute tra le torri di Al Hamra, un terreno di gioco che ha richiesto abilità e ingegno per districarsi tra le linee già esistenti.
Successivamente, il team si è avventurato in aree inesplorate come il Wadi Misfat's Falaj, dove sono nate vie come "Habibi", "Sciugomano" e "Feel free to create".
L'area dello Jebel Kawr e del Wadi Damm ha offerto nuove opportunità, con l'apertura di vie come "Dreaming the tower" e "Drips of Joy", quest'ultima con un bivacco in parete a causa della sua lunghezza e difficoltà.
La scoperta della parete del Jabel Al-Wal ha portato alla creazione di "Patatonia" e "Dattero d'oro".
La spedizione si è conclusa al Wadi Nakhar con l'apertura di altre tre nuove linee.
Ripetizioni storiche

Il team ha anche realizzato importanti ripetizioni, come quella della via "Vacanze R(omane)" sul Jebel Kawr, una delle vie più difficili del paese.
La French Pillar sul Jebel Misht, con i suoi 1000 metri di lunghezza, ha rappresentato una sfida significativa, soprattutto a causa dell'esposizione al sole.
Marco Ghisio, un alpinista italiano di spicco, noto per le sue imprese sia sulle Alpi che in spedizioni internazionali, per aver scalato vie impegnative sul Monte Bianco, tra cui classiche e sportive, per aver effettuato ripetizioni sulla nord dell'Eiger e sulle Grandes Jorasses, per essersi arrampicato su roccia nello Yosemite e aver ripetuto famosi monotiri trad come Turckey crack a Cadarese, ripetuto vie di ghiaccio e misto in montagna fino all' M7+ a vista e cascate di 6 e M9.1, ha dichiarato:
«La spedizione, nonostante qualche piccolo intoppo iniziale, è stata di successo, abbiamo centrato tutti gli obiettivi che ci eravamo dati pre-partenza. In particolare abbiamo aperto molte vie nuove sia su pareti note che su pareti vergini e tutti i partecipanti hanno avuto l'occasione di cimentarsi in questa attività, nuova per diversi di loro. A questo si aggiunge l'importante ripetizione di vacanze romane e la salita del french pillar allo Jebel Misht, montagna simbolo».
Mauro Florit, alpinista italiano di grande esperienza e figura di spicco nel mondo dell'alpinismo essendo istruttore di alpinismo del CAI dal 1987, istruttore nazionale di arrampicata libera dal 1990, Accademico del Club Alpino Italiano Orientale dal 1994, ha affermato:
«Il percorso dei sei ragazzi, fino al momento in cui siamo saliti sull'aereo per l'Oman, era, bene o male, una continua sfida per risultare i migliori. Riuscire a cambiare radicalmente registro e diventare un gruppo affiatato che condivideva i medesimi obiettivi, è stata la sfida più impegnativa. Una sfida che hanno saputo accettare e vincere».

Il giovane e promettente alpinista italiano, membro del CAI Eagle Team, Lorenzo Toscani, ha detto entusiasta:
«Avevamo adocchiato questa via prima di partire, credendo di realizzare la prima ripetizione, ma il giorno prima della salita abbiamo incrociato una cordata. In ogni caso siamo felicissimi di essere riusciti a ripeterla».
Francesco Leardi, anch'egli alpinista italiano con una lunga esperienza, in particolare come tutor del CAI Eagle Team durante la spedizione in Oman, ha elogiato il popolo omanita:
«In questa avventura abbiamo incontrato persone che vivono con assoluta dignità, con un credo religioso profondo e una cultura radicata. Ripenso ai datteri che ci hanno offerto nell'oasi di Al Kumaira, un gesto compiuto con estrema delicatezza ma anche risolutezza. Il segnale era: "Ti accolgo e rispetto ma ricorda che sei nella mia casa!". Tutti noi ricorderemo con piacere la disponibilità del popolo omanita, che in ogni occasione e senza tornaconto ci ha accolto. Dal nulla più totale, tra quelle eterne sterrate polverose, compariva ogni tanto una jeep di omaniti che si fermava per chiedere se avessimo bisogno. Un gesto semplice ma significativo ed emozionante, come era il momento del saluto, quando si portavano una mano al cuore e poi te la porgevano. Una semplice mano che racchiude enormi significati!».

La scelta dell'Oman come destinazione per la spedizione si è rivelata azzeccata. Il paese ha offerto ampie possibilità esplorative, un aspetto fondamentale per la crescita e la formazione del team. Inoltre, l'accoglienza calorosa e la disponibilità del popolo omanita hanno reso l'esperienza ancora più speciale.
Oltre ai risultati alpinistici, la spedizione ha rappresentato un'esperienza umana indimenticabile. I sei giovani alpinisti hanno imparato a conoscersi, a collaborare e a superare insieme le difficoltà. Hanno scoperto la bellezza e la ricchezza della cultura omanita, entrando in contatto con un popolo accogliente e rispettoso.
Nuove Aperture in Oman - Spedizione CAI Eagle Team 2025

Al Hamra Tower
Via "Old Style"
Sviluppo: 175 metri
Difficoltà: 6°
Apertura: 22 febbraio 2025
Apritori: Mauro Florit, Francesco Leardi
Materiale: Serie di friend
Discesa: A piedi, come per le altre vie della zona.
Via "Evening Coffee"
Sviluppo: 180 metri
Difficoltà: VIII+ max
Apertura: 22 febbraio 2025
Apritori: Riccardo Volpiano, Marco Cocito
Materiale: Serie di friend
Wadi Misfat's Falaj - Parete Sud Ovest
Via "Habibi"
Sviluppo: 120 metri
Difficoltà: 5°+
Apertura: 25 febbraio 2025
Apritori: Mauro Florit, Francesco Leardi
Materiale: Serie di friend, cordini
Discesa: traversare sul bordo della parete verso sinistra fino sulla verticale del diedro sottostante. Doppia da 30 m attrezzata su arbusti fino all'ampia cengia. Seconda doppia da 20 m attrezzata su grande blocco porta alla sosta del primo tiro. Terza doppia da 45 porta alla base.
Via "Feel Free to Create"
Sviluppo: 120 metri
Difficoltà: 6c max, 6a+ obbligatorio
Apertura: 25 febbraio 2025
Apritori: Riccardo Volpiano, Erica Bonalda
Materiale: Serie di friend
Discesa: individuare la sosta di calata in basso dietro a un grosso blocco a sx (faccia a monte). Da lì doppia fino a S3, poi S1, terra.
Via "Sciugomano"
Sviluppo: 115 metri
Difficoltà: 7c+ max, 6c obbligatorio
Apertura: 25 febbraio 2025
Apritori: Matteo Monfrini, Lorenzo Toscani, Marco Cocito
Materiale: Serie completa di Totem, micro 0.1, 3 e 4 per la sosta sotto il tetto
Discesa: Proseguire a sinistra per trovare una linea di soste attrezzate sulla via adiacente. La prima calata si trova nei pressi di un albero, sotto un grosso masso. Calate per non fare impigliare le corde sulla roccia estremamente abrasiva.

Jabal Kawr - Said Wall
Via "Dreaming the Tower" (Parete Nord)
Sviluppo: 400 metri + 250 metri di zoccolo
Difficoltà: 6°
Apertura: 27 febbraio 2025
Apritori: Riccardo Volpiano, Mauro Florit
Discesa: salire in obliquo verso destra puntando alla base di una grande torre. Traversare sempre verso ovest sul ciglio della parete. Non ci sono ometti ma seguendo la logica di discesa si accede ad un ampio canale detritico. Con due doppie da 30 m su alberi non attrezzate si perviene alla base dell' immensa e ripida parete del Said Wall.
Via "Drips of Joy" (Al Kumeira)
Sviluppo: 500 metri
Difficoltà: 7b max, 7a obbligatorio
Apertura: 1-2 marzo 2025
Apritori: Marco Ghisio, Matteo Monfrini, Riccardo Volpiano
Materiale: NDA, serie completa di Totem, microfriend, doppi medi fino al #3 e un #4. Via parzialmente attrezzata, con spit solo nei passaggi chiave. Soste su friend o alberi, salvo dove diversamente indicato. Possibili soste intermedie per una progressione più comoda con il saccone.
Discesa: Dalla fine della via, traversare a mezza costa fino all’anfiteatro tra la parete salita e Said Wall. Scendere il secondo canale fino a una gola con salto di roccia, quindi traversare a sinistra fino a un albero inclinato per una doppia da 40m (o 30m + disarrampicata). Dalla spalla rocciosa, proseguire a sinistra costeggiando la parete, poi disarrampicare un canale fino a una zona più abbattuta. Seguire le cenge esposte fino a una cengia più ampia che traversa a destra, restringendosi progressivamente. Dopo un tratto stretto ed esposto, raggiungere un albero per una doppia da 30m. Dalla base, traversare in diagonale verso destra fino alla dorsale che riporta al pianoro e ad Al Kumeira. 2h

Jabel Al-Wal - Parete Ovest
Via "Patatonia"
Sviluppo: 250 metri
Difficoltà: 7°
Apertura: 1 marzo 2025
Apritori: Lorenzo Toscani, Marco Cocito, Mauro Florit, Francesco Leardi
Materiale: Serie di friend
Discesa: dall'ultima sosta salire per sfasciumi al termine della parete. Proseguire per la pietraia verso est e scendere all'oasi. Seguire poi la strada sterrata a sinistra per rientrare al parcheggio.
Via "Dattero d'Oro"
Sviluppo: 220 metri
Difficoltà: 7°
Apertura: 3 marzo 2025
Apritori: Marco Ghisio, Mauro Florit, Francesco Leardi
Discesa: Dalla sommità abbassarsi verso sud seguendo la dorsale fino ad imboccare verso nord (direzione strada) una serie di gradoni erboso rocciosi leggermente in obliquo verso destra e tenendosi ad una cinquantina di metri dal ciglio della parete(ometti).In prossimità del limite della parete traversare verso est (ometti) su vaghe tracce costeggiando il ciglio della parete che volge verso la strada. Da un evidente ripiano con ometto scendere lo speroncino sottostante con qualche facile passaggio per circa 30/40 metri fino ad un ulteriore ripiano che diventa poi cengia che si segue verso ovest(sinistra di discesa)degradando verso la pietraia sottostante. Brevemente ritornare alla strada e quindi al parcheggio per facili pendii. Dalla sommità 40/45'.

Wadi Nakhr
Via "All You Need Is a Date" (Lato Nord-Est)
Sviluppo: 120 metri
Difficoltà: 5°+ max
Apertura: 4 marzo 2025
Apritori: Marco Ghisio, Riccardo Volpiano
Materiale: Doppia serie di friend fino al 4, un micro friend per la partenza di L2.
Discesa: Doppie S3-S1, S1 terra
Via "Pole Crack" (Lato Nord-Est)
Sviluppo: 120 metri
Difficoltà: 7a max
Apertura: 4 marzo 2025
Apritori: Marco Ghisio, Riccardo Volpiano
Materiale: Doppia serie di friend fino al 4
Discesa: Doppie S3-S1, S1 terra
Via "Vento del Deserto" (Lato Sud-Ovest)
Sviluppo: 140 metri
Difficoltà: VIII max
Apertura: 4 marzo 2025
Apritori: Marco Cocito, Daniele Lo Russo, Erica Bonalda
Materiale: Doppia serie di friend fino al 3 + micro
Discesa: In doppia oppure a piedi verso
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