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Oman – Sette moschee per sette meraviglie indimenticabili


Redazione Assadakah – L’Oman è uno dei più affascinanti Paesi arabi, che conserva atmosfere ancora appartenenti a un affascinante passato da “Mille e una notte”.

Le caratteristiche che fanno dell’Oman una meta prediletta per un viaggio da ricordare sono numerose, ma in particolare le antiche moschee. Oltre a quella principale, la Moschea Sultan Qaboos, nella sola capitale Muscat è sufficiente seguire il richiamo del “mu’adhdhin” (in occidente meglio noto con il termine turco “muezzin”) per lasciarsi trasportare da atmosfere quasi irreali.

Nella sola Muscat le moschee sono molte e di tutte le dimensioni, ma unite da tratti comuni quali decorazioni e intricati arabeschi, cupole visibili comunque da lontano, illuminazioni sapientemente scenografate e architetture con richiami differenti.

Nel mondo arabo, l’Oman è uno dei Paesi più tolleranti e moderati, e dove la maggioranza della popolazione è di confessione musulmana ibadita, che oltre a quella sciita e sunnita, è considerata la “terza via dell’Islam”.

La moschea Mohammed Al Ameen, nel quartiere Bawshar, è uno spettacolo per gli occhi. Può ospitare fino a duemila fedeli ed ha due minareti gemelli e tre cupole. Grazie a un ben calcolato gioco di luci, l’edificio si trasforma da bianco a blu e oro, in un vero e proprio gioco delle meraviglie.

Vi è poi la moschea Al Zawawi, fatta erigere dalla prestigiosa famiglia che le ha dato il nome, nella zona di Al Khuwair, che ha una particolarità unica: l’intero testo del Corano inciso sulle pareti interne. Non è un edificio imponente, ma le ridotte dimensioni non tolgono nulla alla sua bellezza e alla cupola dorata che di notte splende come una seconda Luna.

La più conosciuta è senza dubbio la grande moschea Sultan Qaboos, una costruzione di eleganza decisamente imponente. Spiccano i colori della Natura, della terra, delle montagne e del deserto, in quella che la famiglia reale considera il dono del sultano scomparso nel 2020 alla popolazione. La moschea Sultan Qaboos si estende su oltre 400mila metri quadrati, immersi in un silenzio sovrannaturale. Il pavimento di marmo lucido riflette le nuvole e le imponenti arcate disegnano una serie di figure geometriche elevate verso il cielo. Gli spettacolari ambienti interni, e la grande “musalla” (sala della preghiera) possono accogliere oltre 6.500 fedeli, e non si può non notare l’immenso tappeto di 60x70 metri tessuto a mano, in Iran, da 600 donne. L’illuminazione interna è data da un imponente lampadario di cristallo ampio una quindicina di metri. La Grande Moschea ospita anche una “musalla” di dimensioni minori per le donne, una “wudu” (stanza delle abluzioni) e una biblioteca con oltre 20mila volumi e, a dimostrazione dell’apertura culturale, eccetto il venerdi, giorno sacro della preghiera, la moschea è aperta anche a visitatori non musulmani.

La moschea Al Rasool Al Azam (del Grande Profeta) si trova sulla passeggiata che da Al Alam (il palazzo del sultano) giunge al porto della capitale. Dotata di un minareto azzurro come l’oceano, fu realizzata nel XV secolo dal gruppo etnico-tribale dei Lawati ed è stata più volte restaurata.

La moschea Asma Bint Alawi si triva nel quartiere Al Qurum ed è diversa dalle altre perché la sua architettura si distacca per evidenti note e particolari esotici, con arabeschi e tessere smaltate che decorano le pareti. L’ispirazione pare sia giunta dal Maghreb e a prova di ciò, la bellissima piccola Alhambra con cortili, fontane, arcate di tipico gusto, palme e, cosa effettivamente singolare, un grande orologio inserito nella torre del minareto.

La moschea Said bin Taimur si trova nel quartiere di Al Khuwair, ed è stata costruita in onore del padre del defunto sultano Al Qaboos. Ciò che balza agli occhi è la struttura che ricorda le moschee turche come Hagia Sofia o la moschea Sultanahmet (la celebre moschea blu).

La moschea Sayyda Fatima Bint Ali, inaugurata nel 2018, si trova nel quartiere Seeb ed è stata costruita come un antico e imponente castello antistante il mare, in tipico stile mamelucco, architettura imperiale sviluppatasi in Egitto nel XIII secolo. Solo un assaggio dei luoghi sacri dell’Islam in Oman, perché di moschee ce ne sono veramente molte, e tutte sarebbero da contemplare.

L’Oman è una meta ancora non troppo conosciuta, che si sta aprendo al turismo. In Oman tutto profuma di incenso, fiori ed essenze deliziose; non a caso è la terra di Amouage, marchio di profumeria che vanta alcune delle essenze più rare e care al mondo.

Nell’incontaminato profilo di un Paese stuzzicato dalla vanità opulenta, ma dal forte patrimonio storico e dal grande senso di identità, chi giunge all’aeroporto di Muscat sa che inizierà un’avventura in un mondo arabo autentico, non ancora deteriorato.

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