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Oman - Royal Opera House, una finestra sul mondo

Assadakah News Agency - Un punto d’onore per il Sultanato, e in particolare per l’Italia. La Musqat Opera House è infatti l’unico teatro lirico dei Paesi del Golfo, e il direttore artistico è l’italiano Umberto Fanni. L’attività è intensa, e l’affluenza di pubblico, in particolare femminile, testimonia la passione degli omaniti per la cultura musicale, soprattutto lirica.

Inaugurata nel 2011, la Royal Opera House di Musqat si è da subito imposta come una realtà del tutto particolare nel mondo arabo, con iniziative simili solo a Damasco e al Cairo. L’allestimento e la rappresentazione di “Turandot” di Giacomo Puccini ha da subito richiamato l’attenzione internazionale, e ha conquistato il pubblico omanita.

Il direttore artistico, Umberto Fanni, parla con fierezza dell’argomento, e definisce, non certo a caso, la Royal Opera House come la finestra dell’Oman sul mondo e sull’eccellenza lirica italiana, ma soprattutto evidenzia il ruolo di connessione fra diverse culture, occidentale e orientale, ma anche un momento di riflessione e osservazione per gli omaniti, per capire che cosa avviene nel mondo musicale internazionale. Altra prova estremamente esaltante è stata la rappresentazione di “Carmen” di George Bizet, che tratta un argomento decisamente particolare per quanto riguarda una platea di religione islamica, che ha dimostrato una non comune apertura mentale, posto che ogni scelta artistica deve rispettare i dettami locali, sul divieto di rappresentare temi esplicitamente sessuali, o che contengano tematiche legate al consumo di bevande alcoliche, o temi espressamente di ambito religioso. Condizioni che comunque non limitano le scelte artistiche, dal momento che negli ultimi dieci anni, la Royal Opera House di Musqat ha ospitato ben 65 rappresentazioni di opere liriche, balletto, concerti sinfonici, fino a serate tipicamente pop e jazz, fra le quali anche il concerto di Zucchero Fornaciari, Roberto Bolle e numerosi altri interpreti di livello internazionale.

La Royal Opera House è fra le più grandi eredità lasciate all’Oman e al mondo dal Sultano recentemente scomparso, S.A. Qabus bin Said Al-Said, raccolta dall’attuale sovrano, S.A. Haytam bin Tariq Al-Said, che continua con impegno e grandi risultati l’opera del predecessore, e la divulgazione della cultura per l'Oman e il mondo arabo.

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