Talal Khrais – Si è riunita a convegno per la 31a edizione a Musqat, capitale del Sultanato dell’Oman, la Federazione Internazionale Giornalisti, segno evidente che l’Oman rafforza la sua presenza su un piano sempre più internazionale. In rappresentanza di Assadakah, associazione italo-araba riconosciuta dalla Lega Araba, Talal Khrais, corrispondente per Italia e Vaticano della National News Agency di Beirut.
Il ministro dei media nel Sultanato dell'Oman, Abdullah bin Nasser Al-Harasi, ha confermato che "Il Sultanato dell'Oman ospita la Conferenza Internazionale della Federazione Internazionale dei Giornalisti (Congres), mostrando la capacità di organizzare importanti eventi internazionali, e contribuendo a promuovere la sua presenza a livello globale. I media svolgono un ruolo fondamentale e attivo nell'individuazione e nella valorizzazione di Paesi e comunità, sensibilizzando diversi ambiti e sviluppando le dimensioni intellettuali e culturali delle comunità nei suoi diversi ambiti. Questa conferenza, in cui oltre 350 giornalisti provenienti da media di tutto il mondo, è l'occasione per far conoscere il Sultanato dell'Oman in tutto i suoi aspetti, naturale, storico e culturale. Questa conferenza è anche in apprezzamento dei media dell’Oman che, da oltre 50 anni, hanno svolto ruoli fondamentali nella consapevolezza nazionale, guidando la società verso ciò che è buono, e cercando di valorizzare e sviluppare il pensiero e capacità dei giovani e la loro conoscenza attraverso vari programmi”.
La conferenza comprende sessioni e incontri per giornalisti internazionali che familiarizzano con le attività di sviluppo, la filosofia dell'Oman Vision 2040, i suoi programmi più importanti, lo status economico del Sultanato e una introduzione alla politica estera e ai media locali.
I media dell’Oman hanno raggiunto un livello molto avanzato in vari campi, traendo vantaggio da sviluppi tecnici, come la "piattaforma Eyeen" che consente al pubblico e agli spettatori di visualizzare materiale mediatico audio e video, e il live-streaming di radio e Oman TV, oltre allo sviluppo dell'agenzia Oman News e i quotidiani locali.
Di profondo interesse, la rivista “Nazwa”, una delle più importanti sul piano culturale, e il supplemento culturale mensile del quotidiano “Amman” con contenuti educativi, apprezzato da intellettuali e pensatori arabi.
Il ministro Al-Harasi ha concluso: "I media omani si basano sulla razionalità, nel rispetto delle opinioni di tutti, presentando una vera diversità basata sulla chiarezza, sul pensiero, sull'approfondimento delle opinioni e sulla diffusione della vera consapevolezza basata sulle basi della libera costruzione nazionale".
Nella suggestiva cornice della capitale omanita il Congresso Mondiale della Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) ha quindi posto l’attenzione sulla Oman Journalists Association. L’evento durerà fino al 3 giugno e vede la partecipazione di oltre 250 esponenti della categoria di tutto il mondo in rappresentanza di sindacati e associazioni di 92 Paesi. I temi chiave includeranno la sorveglianza dei giornalisti e l’azione per porre fine all’impunità per i crimini contro gli operatori dell’informazione.
Il neoeletto IFJ Gender Council e il Comitato Direttivo guideranno una revisione delle loro azioni negli ultimi tre anni, comprese le campagne per sradicare la violenza contro le giornaliste, colmare il divario retributivo di genere e favorire l’accesso delle donne a ruoli di primo piano nei media, e adotteranno un nuovo piano d’azione.
I delegati si incontreranno in un dibattito stimolante sulle migliori pratiche nel sindacalismo, evidenziando i successi dei sindacati nel salvare posti di lavoro, garantire la parità di retribuzione e migliorare la retribuzione e le condizioni. Nel pomeriggio si svolgerà una serie di incontri regionali per evidenziare le aree di interesse comune e costruire la solidarietà regionale.
Il Congresso ospiterà una discussione sull’impunità per i crimini contro i giornalisti. Il dibattito vedrà la partecipazione dei familiari dei giornalisti uccisi che esporranno i loro casi e chiederanno sostegno per la loro lotta contro l’ingiustizia.
Secondo i dati presentati da IFJ, il giornalismo sta affrontando un periodo di crisi a causa della violenza contro i giornalisti che ha registrato un aumento in tutto il mondo, in special modo in Afghanistan, Messico, Yemen e Ucraina. A tal proposito, l’evento permetterà ai leader sindacali di questi quattro paesi di raccontare in prima persona le loro esperienze sul campo in una sessione speciale sul giornalismo in prima linea.
L’evento rappresenta un’opportunità per l’Oman di aprire le sue porte al mondo e mostrare i risultati raggiunti negli ultimi due anni sotto il sultano Haytham bin Tariq bin Taymur al-Said.
Comments